Investimenti delle Casse, pronto il regolamento
Consegnato a Palazzo Chigi il testo bollinato, attesa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale..

Lo dice all’Ansa il sottosegretario all’Economia Federico Freni, a margine del convegno di oggi pomeriggio, nella Sala della Regina alla Camera, promosso dalla Bicamerale sulle gestioni pensionistiche presieduta dal deputato della Lega Alberto Bagnai per illustrare il testo conclusivo dell’indagine conoscitiva sulle operazioni finanziarie del comparto. Il decreto interministeriale (del dicastero di via XX Settembre, sentito quello del Lavoro) è atteso dal 2011, quando a prevederlo era stato un provvedimento dell’ultimo governo di Silvio Berlusconi, ma non è mai stato emanato] ma è intervenuta la Ministra Calderone e tutto è finito nell’ennesima riflessione.
Il 4 agosto vi è stato un incontro al Mef tra l’On. Freni e le Casse di previdenza.
Non si sa nulla di cosa si sia discusso.
L’ufficio stampa di Adepp dal 4 al 31 agosto è chiuso per ferie.
L’unico a parlare è stato l’on. De Bertoldi.
“Bene l’incontro di questa mattina del sottosegretario all’Economia Federico Freni con le Casse di previdenza dei liberi professionisti sul tema del regolamento investimenti. È da tempo che sostengo come un regolamento di tale importanza, atteso da oltre un decennio, non possa che essere fatto con il pieno coinvolgimento degli Enti ed un dialogo diretto con la politica. Non può essere la burocrazia a determinare le regole che devono disciplinare gli investimenti delle Casse private che, ricordo, godono di ampia autonomia operativa”. Lo afferma il deputato della Lega e presidente di Lcd (Liberali cristiano democratici) Andrea de Bertoldi, a seguito del confronto di oggi al Mef, aggiungendo che “nel confronto occorre trovare degli accordi, affinché gli investimenti del patrimonio previdenziale possano creare positive sinergie con l’economia reale ed il sistema imprenditoriale italiano, naturalmente salvaguardando le garanzie per le pensioni dei professionisti”, chiude. (Fonte: Ansa).
Ora le Casse di previdenza non vogliono applicare il codice degli appalti nella selezione dei gestori, applicazione già richiesta ieri e oggi dalla vigente legislazione in materia, come ripetutamente affermato sia da Anac che dal Consiglio di Stato, e chiedono di rivedere le regole sulla incompatibilità.
Trovare degli accordi per migliorare la tutela degli iscritti o per salvaguardare rendite di posizione?
Questo è il problema che io pongo.
Sull’argomento il Presidente dell’Ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri, e di Adepp, era già intervenuto pubblicamente dichiarando: “Sulle banche siamo accusati di partecipare a scorribande finanziarie, mentre invece continuiamo a pensare alle pensioni dei medici. Abbiamo investito nella prima banca del Paese, Intesa San Paolo, e il valore dell’investimento è raddoppiato. Il valore del nostro investimento in Banco Bpm – terza banca del Paese – è quintuplicato. Se poi pensiamo alle due banche in questo periodo oggetto del cosiddetto “risiko bancario”, quindi Monte dei Paschi di Siena e Mediobanca, ad oggi il valore dell’investimento è aumentato di 115 milioni di euro, di cui metà già incassati. Tutto questo sempre e comunque nell’interesse delle pensioni dei medici.”
Quindi attendo una ulteriore riflessione nell’esclusivo interesse delle pensioni degli iscritti alle Casse di Previdenza.
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