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Enpav, Pagati i primi 6000 bonus, Mancuso: a giorni l'avranno tutti

Oggi nuovo confronto Adepp-Ministero del Lavoro.

Enpav, Pagati i primi 6000 bonus, Mancuso: a giorni l'avranno tutti

Le Casse chiedono garanzie sul rientro dei bonus anticipati agli iscritti per conto del Governo. Da chiarire anche la questione dei giovani: bonus a rischio per circa 800 neo iscritti veterinari. Già esauriti i 200milioni del Decreto Cura Italia. Il Presidente dell’Enpav, Gianni Mancuso: “Daremo il bonus a tutti”. L’Enpav ha versato i primi 6000 bonus, da 600 euro. Venerdì scorso sono partite le prime disposizioni di versamento a favore dei Medici Veterinari che avevano regolarizzato la pratica inviando la dichiarazione integrativa richiesta, a sorpresa, dal Ministero del Lavoro con il Decreto Liquidità.  “Fra un paio di giorni sboccheremo altri 4000 versamenti e, al più tardi la prossima settimana, concluderemo tutte le pratiche” – spiega il Presidente dell’Enpav Gianni Mancuso, garantendo che “saranno erogati tutti i bonus agli aventi diritto”. Si tratta di istruire pratiche burocratiche appesantite dalla dichiarazione integrativa, “in una situazione di emergenza logistica che complica la stessa gestione ordinaria dell’Ente, attualmente chiuso al pubblico e con il personale in servizio da remoto. “Le pratiche sono delicate- spiega Mancuso- tutte le domande devono essere formalmente corrette e le stiamo vagliando per ammetterle la bonus e documentare i nostri anticipi al Ministero del Lavoro”.  Il bonus di 600 euro, infatti, dovrà essere rimborsato alle casse che lo stando anticipando agli iscritti dai Ministeri vigilanti. La compensazione a favore delle Casse- Questo bonus “non è nè previdenza nè assistenza- ribadisce Mancuso- ma un sostegno al reddito da parte dello Stato, che viene anticipato dall’Enpav. È la prima volta nella storia repubblicana che lo Stato riconosce una indennità ai liberi professionisti, e la versa appoggiandosi agli enti di previdenza”. L’Enpav come tutte le casse privatizzate vedrà restituiti i bonus anticipati agli iscritti sotto forma di compensazione, probabilmente sotto forma di riduzione delle tasse, ma tutte le casse sono in guardia perché non c’è ancora nulla di definito al riguardo. Già raggiunta la soglia del rimborso dei bonus anticipati- Intanto, il tetto dei 200milioni di euro messo a disposizione dal Governo per i bonus – e proporzionalmente ripartito fra le varie Casse- è già stato raggiunto. Sono rimasti fuori circa 20 mila professionisti dei 330mila aderenti contati dall’Adepp. “Dovrà essere una compensazione totale- fa presente Mancuso, perché Enpav darà il bonus a tutti gli aventi diritto”.

Il nodo dei giovani- Il decreto Cura Italia, testo alla mano, indennizza gli iscritti che abbiano avuto un reddito fino al 2018, lasciando fuori gli iscritti del 2019, “una platea di circa 800 giovani medici veterinari che vogliamo recuperare”- spiega Mancuso. È una questione aperta per le Casse che hanno già chiesto al Ministero del Lavoro una interpretazione del decreto che includa anche i professionisti che hanno iniziato a produrre reddito nel 2019.

Oggi l’incontro Adepp- Catalfo- oggi il presidente dell’Enpav insieme ai presidenti di tutte le Casse si confronteranno di nuovo con il Ministero del Lavro. Dopo tre lettere al Ministro Nunzia Catalfo, l’Adepp si attende di ricevere tutti i chiarimenti in sospeso.

Secondo i dati diffusi dall’Enpav, al 17 aprile le domande per il Bonus dei 600 erano più di 14.500. Le dichiarazioni integrative acquisite, necessarie per le domande inviate fino al 9 aprile, sono circa 11.000. Tutti i beneficiari riceveranno una mail dell’avvenuto pagamento.

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