Creatori digitali, 'siamo diversi dagli agenti di commercio'
Risposta a Enasarco su influencer che dovrebbero essere iscritti
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“La questione, come rappresentata da Enasarco, è erronea, in quanto non tiene presente il variegato e altamente complesso mondo dei digital e content creators, e si appiattisce sul presupposto, errato, che influencer e agente di commercio siano sinonimi.” A pensarla così la presidente dell’Associazione italiana content & digital creators Sara Zanotelli, in risposta alle parole del presidente della Cassa di previdenza degli agenti di commercio e dei consulenti finanziari Alfonsino Mei oggi, in occasione dell’assemblea dell’Ente.
Citando la recente sentenza del Tribunale di Roma che, afferma, “pare abbia dato la stura alle pretese di assoggettamento a contribuzione da parte di Enasarco”, il pronunciamento, per l’associazione “non fa altro che andare a sanzionare un comportamento specifico che ha poco a che vedere con il vasto mondo della digital economy”, perché, si legge ancora nella nota, per gli influencer “si tratta di attività con modelli di business di natura commerciale, o di spettacolo con rimandi, quindi, alla Gestione commercianti Inps, o Inps Ex Enpals”, si spiega, infine.
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