Commissione bicamerale, la Cassa Geometri porta la sua esperienza previdenziale
Nell’audizione del 23 ottobre, il Presidente della Cassa ha presentato una relazione disponibile sul sito della Commissione, con riflessioni e proposte per rafforzare la sostenibilità del sistema delle Casse.
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La Cassa geometri già nel 2010 ha introdotto nel suo sistema l’applicazione del calcolo contributivo DELLA PENSIONE disciplinato dalla legge 335/1995 che si basa sul principio della corrispondenza diretta tra i contributi effettivamente versati e la prestazione maturata, assicurando un equilibrio attuariale.
Nonostante questa importante riforma, la Cassa geometri ha denunciato notevoli criticità che hanno spinto, recentemente, il Comitato dei Delegati ad approvare una serie di riforme tra le quali:
– l’incremento graduale dell’aliquota del contributo soggettivo, portata al 20% dal 2025 e al 22% dal 2027 con corrispondente adeguamento dei minimi contributivi che sono passati da € 3.405,00 del 2023 a € 4.205,00 del 2025;
– l’aumento della quota del contributo integrativo retrocessa sul montante individuale, attualmente pari al 60% per gli iscritti post 2009, e la revisione della distribuzione per le generazioni precedenti;
– la possibilità di versamenti volontari aggiuntivi, fino al 100% del reddito, al netto dei contributi obbligatori, al fine di incrementare la propria posizione previdenziale;
– l’abrogazione della pensione di anzianità e l’introduzione della pensione di vecchiaia anticipata, più coerente con i principi di equilibrio attuariale e sostenibilità del sistema.
Mentre con il precedente sistema reddituale di calcolo della pensione, il tasso di sostituzione poteva raggiungere il 90%, con le riforme di cui sopra, Cassa Geometri è riuscita ad inalzare progressivamente il tasso di sostituzione fino a circa il 60%, malgrado il passaggio al sistema contributivo che, come dovrebbe essere noto a tutti, comporta di per sé una riduzione del tasso di sostituzione. Cassa geometri ha nel tempo riscontrato un notevole problema demografico perché la riduzione del numero degli iscritti dal 2015 al 2024 è stata pari al 20% e per il solo periodo dal 2020 al 2024 del 7,2%.
Al 31.12.2024 la platea degli iscritti professionisti era composta da 73.280 unità, con un’età media pari a 51 anni.
La riduzione del numero degli iscritti ha però comportato un aumento considerevole sia dei redditi che del volume d’affari, grazie anche al superbonus 110%.
Il reddito medio professionale è passato da € 22.851,16 del 2019 a € 40.605,47 del 2023 con una variazione quindi del 77,70%.
In Cassa geometri la pensione di vecchiaia, che costituisce la prestazione principale, è conseguibile al compimento dei 67 anni di età con almeno 35 anni di anzianità contributiva e il trattamento pensionistico è calcolato con il sistema misto e cioè metodo reddituale per i contributi versati fino al 31 dicembre 2009 e metodo contributivo per i contributi successivi al 1° gennaio 2010.
Come detto più sopra, dal 2024 la quota retrocessa dal contributo integrativo, pari al 5%, sul montante individuale, è pari al 3% del volume d’affari dichiarato ai fini della determinazione del contributo integrativo nel caso di prima iscrizione alla Cassa a partire dal 01.01.2010, con riduzione dello 0,1% per ogni anno di iscrizione antecedente, ferma rimanendo una percentuale di retrocessione minima dello 0,5%.
Il bilancio tecnico della Cassa geometri al 31.12.2023 (approvato a novembre 2024), pur rilevando una diminuzione della popolazione degli iscritti dal precedente bilancio tecnico al 31.12.2020, riporta una sostanziale stabilità per effetto delle modifiche normative sopra indicate.
Il saldo corrente, il saldo previdenziale e il patrimonio sono sempre positivi nei 50 anni considerati.
La situazione finanziaria della Cassa geometri su tutto il periodo considerato e cioè sino al 2073, risulta quindi sostenibile e questo grazie all’aumento dei redditi, del volume di affari e della contribuzione soggettiva.
Il tempo dirà però se le riforme saranno sostenibili dagli iscritti, dato che il totale dei crediti di Cassa geometri verso gli iscritti al 31.12 2024 è pari a 1.188.732.821 euro al netto del fondo di svalutazione di euro 461.678 di cui 356 milioni in corso di pagamento con rateizzazioni attivate, con una patrimonializzazione di quasi 3 miliardi di euro.
Cassa Forense, per esempio, con la riforma entrata in vigore l’1.1.2025, dichiara UNA SOSTENIBILITA’ PER 30 ANNI MA NON PER 50.
Infatti CFnews il 15 ottobre 2024 ribadiva che “Il sistema previdenziale di Cassa (Forense) ha oggi una proiezione di sostenibilità a 30 anni. L’obiettivo nel proseguo sarà quello di migliorare l’equilibrio tra la sostenibilità del sistema e l’adeguatezza delle prestazioni”.
Come raggiungere questo obiettivo?
Lo sapremo solo vivendo.
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