Cassa ragionieri, iscritti da 24.659 nel 2020 a 22.224 nel 2024

La Cassa dei ragionieri assiste, negli ultimi anni, ad una contrazione del numero dei professionisti associati, a fronte, però, di una salita dei guadagni della platea: nella memoria consegnata alla Bicamerale sulle gestioni previdenziali in occasione dell’audizione di questa mattina del presidente Luigi Pagliuca e del direttore generale Giuseppe Scolaro, infatti, si legge che “a fronte di un calo degli iscritti non pensionati (di circa il 10%) che passano da 24.659 nel 2020 a 22.224 nel 2024, il valore del reddito medio aumenta di circa il 27%, passando da 49.144 a 62.581 euro”.

E il volume d’affari “si incrementa di circa il 22%, salendo da 99.357 a 121.924 euro”, così che, si evidenzia, “la quota di mercato è, cioè, ripartita in un numero minore di partecipanti”.

Nel novembre dello scorso anno, ricorda l’Ente, il proprio Comitato dei delegati ha adottato e sottoposto ai ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia, ndr), affinché possano esaminarla ed approvarla, “una delibera con la quale sono state aumentate le aliquote del contributo soggettivo, nei prossimi tre anni, che passano da un minimo del 15% al 18%, mentre l’aliquota massima viene aumentata dal primo anno dal 25% al 40%.

    All’interno di questa forbice – si tiene a sottolineare – è l’iscritto che sceglie la propria aliquota contributiva”, e la misura, secondo la Cassa ragionieri, “tende sia ad aumentare le quote contributive delle future pensioni, sia a migliorare l’equilibrio dell’Ente”.