Cassa forense, 17.700 domande esonero contributivo
Di cui 4.000 da iscritti che devono regolarizzare la posizione
Aumentano, col passare delle settimane, le richieste di esonero parziale dal versamento dei contributi da parte degli avvocati: le istanze sono, infatti, fa sapere oggi all’Ansa la Cassa forense, “17.700”, di cui “circa 4.000 arrivate da iscritti che, però, devono regolarizzare la posizione” per usufruire del beneficio. Per i professionisti associati agli Enti previdenziali privati c’è tempo fino al 31 ottobre per presentare domanda di esenzione dal pagamento delle quote di competenza del 2021 (il contributo soggettivo, non quello integrativo, che è a carico del cliente, e neppure la somma dovuta annualmente per la maternità, ndr), in base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio per l’anno in corso, che ha introdotto la misura agevolativa con una dotazione complessiva (per tutti i lavoratori autonomi, iscritti all’Inps e alle Casse) di 2,5 miliardi.
Lo ‘sconto’ sui versamenti può arrivare fino a 3.000 euro e i beneficiari devono possedere il requisito della regolarità contributiva, nonché un reddito inferiore ai 50.000 euro e dimostrare d’aver subito il calo di almeno un 1/3 del fatturato, o dei corrispettivi, dal 2019 al 2020.
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