Anno: XXV - Numero 83    
Martedì 14 Maggio 2024 ore 13:00
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Cassa Dottori Commercialisti: nel 2021 oltre 72mila gli iscritti (+2% rispetto al 2020)

Nuove iscrizioni a 2.639 (+26,3% rispetto alle 2.090 del 2020), migliorano i redditi e l’incidenza femminile sale al 33,2% (+0,3%) secondo i dati del Reputational Report

Cassa Dottori Commercialisti: nel 2021 oltre 72mila gli iscritti (+2% rispetto al 2020)

È dunque una professione che ha saputo “mantenere le posizioni” quella del dottore commercialista, nonostante le difficoltà dell’ultimo biennio, tra pandemia e contesto bellico, e le incertezze prospettiche. Professione che a livello numerico  ha confermato il progressivo trend di crescita sia per quanto attiene al numero di professionisti iscritti alla Cassa sia riguardo ai volumi reddituali e d’affari, secondo la fotografia scattata dalla quarta edizione del Reputational Report di Cassa Dottori Commercialisti.

Nel 2021, infatti, gli iscritti all’Ente di previdenza e assistenza hanno superato i 72mila professionisti registrando un incremento rispetto all’anno precedente del 2%, a fronte di poco più di 9.900 pensionati, mantenendo un rapporto tra le due componenti pari a 7,3, molto superiore a quello registrato da Inps (1,4) e al valore medio delle altre Casse privatizzate ex D Lgs 509/94 che nel 2021 è stato di 3,5 iscritti per ogni pensionato.

“Uno scenario che dimostra ancora una volta la caratteristica di tenuta anti-ciclica della nostra professione – spiega Stefano Distilli, Presidente di Cassa Dottori Commercialisti – sulla base del quale è però importante continuare a lavorare per supportare la crescita non solo numerica, ma soprattutto professionale e culturale della categoria, continuando a mantenere un buon livello di attrattività nell’ambito di un mercato del lavoro e consulenziale sempre più complesso”.

Secondo il report, infatti, le nuove iscrizioni nel 2021 sono state 2.639 in aumento del 26,3% rispetto alle 2.090 dell’anno precedente con un trend di crescita costante nel numero degli iscritti che dal 2004 al 2021 risulta in aumento del 73%. 

Cresce anche l’incidenza femminile che dal 32,9% del 2020 passa nel 2021 al 33,2% consolidando un rapporto di un’iscritta ogni due dottori commercialisti (nel 2004 per ogni dottoressa commercialista erano 3 i colleghi iscritti alla Cassa).

Analizzando la copertura territoriale della categoria, la Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di iscritti (13.186 dottori commercialisti), seguita dal Lazio (7.979), Campania (7.498), Veneto (6.178) ed Emilia Romagna (5.956).

Altro dato interessante a livello territoriale è quello anagrafico che vede la Basilicata come la regione più giovane, con un’età media degli iscritti pari a 48 anni, mentre la Liguria risulta essere il territorio più “anziano” con un’età media di 52 anni. 

A fronte di una media nazionale che vede un rapporto dottore commercialista/numero di imprese pari a 61, Toscana e Piemonte sono le regioni con il rapporto più alto tra iscritto e imprese del territorio, con 78 società per ogni professionista, seguite da Liguria, Trentino Alto Adige, Umbria e Valle d’Aosta (ognuna con un rapporto 1/74), mentre a registrare il rapporto più basso sono Calabria, con un professionista ogni 45 aziende, seguita da Abruzzo (1/46) e Campania (1/48).

A livello generale crescono anche i redditi medi e i volumi di affari complessivi dichiarati nel 2021, con un incremento rispetto alle dichiarazioni dell’anno precedente dell’1% nel caso del reddito medio che passa da  67.300 a 68.000 euro, mentre il volume di affari risulta in aumento dell’1,5% (da 118.400 a 120.230 euro). Andamento che, secondo ulteriori elaborazioni svolte dall’ufficio studi della Cassa, si registra anche per i “redditi reali” che, a a prezzi costanti, tra il 2020 e il 2021 hanno fatto registrare un +2,2% nel reddito e un +1,8% nel volume d’affari medi degli iscritti, incrementi che salgono rispettivamente al +3,7% e +3,4% andando a considerare l’ultimo quinquennio (2017 – 2021).

A fronte di questo, aumenta anche l’aliquota contributiva soggettiva che, nel 2021, si attesta sul 13,5% con un deciso incremento del numero di iscritti che hanno optato per una maggiore contribuzione passati da 3.024 a 4.125 dottori commercialisti totali (pari al 5,7% del totale degli iscritti e pensionati attivi). Andando ad analizzare i comportamenti delle diverse classi di iscritti, l’aliquota media degli uomini risulta pari al 13,47% contro un 13,55% medio delle loro colleghe, mentre nelle fasce d’età “mediane” da 36 a 65 anni 1 iscritto su 5 sceglie un’aliquota contributiva superiore a quella minima. Il dato scende al 15% per gli under 35 anni e al 5% per gli over 65. 

“L’incremento dell’aliquota media di contribuzione – commenta Distilli – rappresenta certamente un ottimo segnale, frutto di un’accresciuta consapevolezza previdenziale da parte degli iscritti su come la Cassa e la previdenza in generale possano rappresentare un investimento davvero strategico per il nostro futuro”.  Sguardo verso il futuro, ma anche attenzione alle esigenze presenti, come dimostrano l’introduzione di nuovi istituti assistenziali e il pogressivo aumento dei contributi erogati che nel 2021 sono stati pari al 143% di quelli del 2017, passando da 14 milioni e 260mila euro di totale erogato nel 2017 ai 20 milioni e 355mila euro del 2021.

Andando ad analizzare le voci principali degli interventi assistenziali a supporto degli iscritti, sono stati erogati oltre 8 milioni e mezzo di euro a supporto delle dottoresse commercialiste in dolce attesa, ovvero indennità di maternità, contributo a sostegno della maternità, contributo per interruzione della gravidanza e contributo complementare di maternità nel 2021 .

Inoltre, circa 5 milioni di euro sono stati erogati per supportare le famiglie dei dottori commercialisti per contributi a spese di assistenza domiciliare, ricovero in istituti di cura, sostegno ai familiari con disabilità e spese funebri, mentre oltre 3 milioni di euro sono stati destinati al supporto agli studi tra borse di studio e contributi per gli orfani di dottori commercialisti.

Parallelamente prosegue l’impegno di Cassa Dottori Commercialisti per supportare la crescita professionale degli iscritti che nel 2021 ha registrato un erogato complessivo di 2 milioni e 530mila euro destinati alle iniziative di sostegno all’avvio degli studi professionali, per finanziamenti accesi e per la copertura delle spese per i professionisti con studi in affitto.

Infine, sono stati 8.391 gli iscritti che nel 2021 hanno utilizzato almeno una volta la copertura base della polizza sanitaria che la Cassa mette a loro disposizione gratuitamente. 

“Come dimostra la crescita importante dell’erogato assistenziale – conclude Distilli – le iniziative di welfare rappresentano uno strumento sempre più strategico per contribuire al benessere presente e futuro degli iscritti e anche in quest’ottica crediamo sia importante per gli Enti di previdenza come il nostro recuperare una sempre maggiore autonomia nella gestione delle risorse per orientarle verso una crescita reale e condivisa della categoria”.

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