Anedda (Cnpadc), 'unità commercialisti'
Il presidente della Cassa di previdenza agli Stati generali dei Commercialisti
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“Sottolineiamo l’importanza della necessità di una voce unitaria della categoria dei dottori commercialisti nei rapporti con il governo e la politica, voce che non può non essere che quella della massima espressione di tutti i professionisti, cioè il Consiglio nazionale e il suo presidente, che ha il compito di fare una sintesi delle diverse sensibilità che possano convivere all’interno della categoria”. Lo afferma il presidente della Cassa nazionale di previdenza dei dottori commercialisti (Cnpadc), Walter Anedda, commentando i lavori degli Stati Generali dei commercialisti. “Siamo certi che tutta la categoria apprezzi l’iniziativa degli Stati Generali, con la quale si è riusciti a sintetizzare le richieste di attenzione per la salvaguardia e l’evoluzione della nostra professione, e per aver colto l’occasione per un utile confronto con primari esponenti delle forze politiche e del governo, intervenuti all’evento, i quali hanno mostrato una ammirevole capacità di ascolto delle nostre istanze”, ha detto, plaudendo alla scelta, annunciata dal presidente dell’Ordine Massimo Miani, di “voler avviare una campagna di comunicazione con l’obiettivo di rivisitare il ruolo del dottore commercialista, spesso finora rappresentato con un’immagine stereotipata”.
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