Cassa integrazione: cosa non ha funzionato?
Il commento della Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, sul corriere.it
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“Tutto questo non sarebbe successo se fosse stata accolta tempestivamente la proposta dei Consulenti del Lavoro formulata con il Cura Italia. Un ammortizzatore sociale unico perché unica è la causale di questa necessaria integrazione salariale”. Così la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Marina Calderone, sul corriere.it spiega perché si è arrivati a giugno per pagamenti relativi a marzo-aprile per le prime 9 settimane di ammortizzatori sociali, previsti dal D.L. n. 18/2020, che stando agli annunci del Governo sarebbero dovuti arrivare entro lo scorso 15 aprile. I beneficiari «potenziali» complessivi di Cassa integrazione, ovvero coloro che hanno prenotato le risorse facendo richiesta iniziale di Cig, sono al 4 giugno 2020, 8.410.149. Per l’Istituto l’attuale giacenza è di circa 420 mila bonifici da effettuare che di giorno in giorno si riducono. “È stato scelto – continua la Presidente – di adattare procedure ordinarie a una situazione a dir poco straordinaria. Non mi piace dire che l’avevamo detto, ma per esperti come noi sono valutazioni basilari”. Per la Presidente si è dunque trattato di “una scelta sbagliata in fase iniziale di impostazione del Decreto, di cui ora si pagano le conseguenze”. “Solo con il Decreto Rilancio è stata parzialmente accolta la nostra proposta, ma purtroppo varrà soltanto per il futuro”, ha poi concluso.
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