Fratelli d'Italia in calo. Il Pd recupera mentre la Lega cresce

Piccole variazioni percentuali che, sommate nel tempo, permettono di fotografare con precisione l’evoluzione degli equilibri tra i partiti. Secondo i sondaggi Swg, la classifica resta invariata rispetto alla scorsa settimana, ma non lo stesso si può dire per le percentuali.

Fratelli d’Italia si conferma saldamente al primo posto, ma le buone notizie per il partito della premier sembrano fermarsi qui. Dopo settimane di crescita, il mese di dicembre non sorride al partito di via della Scrofa, che continua a registrare segni negativi nei sondaggi. Nell’ultima rilevazione perde lo 0,2%, tornando al 31%. Una discesa iniziata il 1° dicembre, quando il partito aveva raggiunto il 31,6%, e che lo ha progressivamente riportato alla soglia attuale.

La distanza tra Fratelli d’Italia e il Partito Democratico, secondo classificato, resta significativa, ma questa settimana si riduce. Complice il calo di FdI e il dato positivo del Pd, il gap passa dai 9,3 punti percentuali della scorsa settimana agli attuali 8,7 punti. Il Partito guidato da Elly,schlein, infatti,  cresce dello 0,3% e raggiunge il 22,3%. Tra i partiti in flessione, anche il Movimento 5 Stelle, che dopo aver recuperato nei giorni scorsi parte dei consensi persi nei mesi precedenti, torna a perdere terreno. Il calo è dello 0,2%, e porta il movimento al 12,8%.

Il dato più rilevante della settimana riguarda però la Lega, l’unico partito a registrare una crescita solida e costante non solo nell’ultima rilevazione, ma lungo un trend positivo che dura ormai da circa un mese. Con un incremento dello 0,3%, il Carroccio sale all’8,4% e guadagna una posizione in classifica. Se un mese fa si attestava al quinto posto con il 7,7%, oggi, a quattro sondaggi di distanza, conquista la quarta posizione, superando anche Forza Italia.

Cresce anche il partito guidato da Antonio Tajani, che guadagna lo 0,2% rispetto alla scorsa settimana e si attesta all’8,1%, collocandosi però al quinto posto.

Alleanza Verdi e Sinistra continua a muoversi lungo la stessa soglia da un mese: stavolta  sale dello 0,1% e raggiunge il 6,8%.

Tra i partiti minori, segno negativo per Azione di Carlo Calenda, che scende al 3%, per Italia Viva, che perde lo 0,1% e si ferma al 2,3% e per noi Moderati che torna al’1,1%. Rimane stabile +Europa.

Al di là dei numeri assoluti, spesso insufficienti da soli a restituire una fotografia nitida della realtà politica, emerge però una percezione che trova conferma nei dati: i voti non si spostano da una coalizione ad un’altra, ma prevalentemente all’interno degli stessi schieramenti. Se la scorsa settimana il centrodestra unito  totalizzava il 48,4%, oggi cresce leggermente al 48,6%. Mentre il “campo largo” di centrosinistra passa dal 45,5% al 45,6%, restando sostanzialmente stabile.