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Lapet: anche per il 2026 formazione gratuita e qualità e competenza al centro

Il consiglio direttivo nazionale Lapet ha inteso confermare il suo impegno nell'aggiornamento professionale dei suoi iscritti.

Lapet: anche per il 2026 formazione gratuita e qualità e competenza al centro

Anche per l’anno 2026, infatti, ha rinnovato il ricco calendario di formazione e-learning, un servizio di punta offerto gratuitamente ai suoi associati. Per tutto l’anno 2026, saranno disponibili online ben 12 lezioni dedicate ai temi cruciali della professione. Il programma include approfondimenti su: dichiarazioni IVA, modello redditi, IMU e tassazione degli immobili, ISA e CPB, e molti altri argomenti di cui al calendario pubblicato sul sito dell’associazione www.iltributarista.it

“L’e-learning continua ad essere un servizio all’avanguardia – ha dichiarato il presidente nazionale Roberto Falcone – È sempre più apprezzato sia per la qualità della formazione e l’utilità delle materie, che per la praticità e l’intuitività della piattaforma telematica”. Gli associati possono seguire infatti le lezioni in base alle proprie esigenze personali e professionali collegandosi al sito nazionale www.iltributarista.it, in qualsiasi momento e con qualunque dispositivo (fisso o mobile).

Non solo, questo sistema garantisce l’utilizzo degli stessi standard in tutta Italia, assicurando un’uniformità di preparazione e una costante verifica dell’apprendimento.

La Lapet dunque assicura che il metodo e-learning sia il più efficace per l’accrescimento delle competenze. “Riteniamo che l’e-learning sia il giusto metodo di formazione – ha aggiunto Falcone – Per ogni corso, il sistema prevede test valutativi e solo al superamento degli stessi l’associato può ottenere la certificazione finale”. Grazie a questo processo rigoroso, l’associazione è in grado di conoscere il grado di aggiornamento dei propri iscritti e rilasciare l’attestazione di qualità ai sensi della legge n. 4/2013, un traguardo che si appresta a raggiungere per il quattordicesimo anno consecutivo.

Ed ancora, il consiglio direttivo nazionale ha già messo in campo le strategie e prospettive per il nuovo anno. Da Bari partirà infatti il programma degli eventi nazionali Lapet 2026. Un contesto in evoluzione e la necessità di rafforzare l’aggregazione sono i principi che hanno ispirato il progetto di formazione per il 2026. “Un progetto che nasce da una profonda riflessione sull’esperienza maturata nel corso degli ultimi anni, in particolare nel periodo della pandemia, quando la sospensione delle attività formative in aula aveva imposto l’adozione di modalità alternative. Da quel momento in poi, l’impegno profuso dai presidenti provinciali e dai delegati regionali, così come da noi dirigenti nazionali, è stato notevole. Al contempo però innegabile è che il “mondo è cambiato”, soprattutto tra le nuove generazioni. Il concetto di “incontro” ha assunto una veste diversa. Questa la ragione che ci ha portato di anno in anno alla organizzazione di incontri oltreché in presenza, in forma mista (presenza ed on line) ed anche esclusivamente webinar” aveva già anticipato il segretario nazionale Giovanna Restucci in occasione del summit formativo dei dirigenti Lapet.

La Lapet dunque torna a ribadire quello che è il suo obiettivo primario: perseguire un’intensa attività che garantisca la formazione di tutti gli associati affinchè la loro professione possa contraddistinguersi per competenza ed alta qualità. Questo aspetto è sempre stato un vantaggio competitivo importante per l’associazione, senza considerare che si tratta di servizi messi gratuitamente a disposizione degli iscritti. “Per tale ragione, il consiglio direttivo nazionale al fine di garantire a ogni associato le stesse opportunità formative, indipendentemente dalla provincia di appartenenza, ha stilato un programma 2026 di eventi di rilevanza nazionale ai quali sarà confermata la possibilità di partecipare in presenza o in webinar. Il progetto formativo per il 2026 proseguirà quindi secondo il criterio del “doppio binario”, garantendo così la libertà di scegliere la modalità più idonea per adempiere alla formazione obbligatoria” ha aggiunto il segretario.

Ma non è tutto, per il 2026 l’associazione ha scelto di premiare anche il lavoro degli organi periferici, incoraggiandoli a proseguire con le proposte formative in presenza sui propri territori. “È con questo spirito di collaborazione che intendiamo continuare a fornire agli associati una preparazione professionale sempre più trasversale, tenendo conto della trasformazione in larga parte irreversibile causata dall’innovazione tecnologica” ha chiarito il presidente Falcone

In definitiva, essere un tributarista qualificato Lapet è un’opzione estremamente vantaggiosa anche dal punto di vista economico. Il valore dei servizi offerti è infatti di gran lunga superiore al costo della quota associativa, la quale, dopo le diverse riduzioni avvenute negli anni, rimarrà invariata anche per il 2026.

Il segretario Restucci ha concluso sottolineando la missione dell’associazione: “Riteniamo necessario formare continuamente i nostri tributaristi per renderli professionisti sempre più preparati e qualificati. Ciò rappresenta non solo una forma di garanzia per l’utenza che agli stessi si rivolge, ma consente ai nostri professionisti di essere all’altezza del riconoscimento della qualificazione di tributarista”.

 

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