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Condivisibile l’impianto del disegno di legge del Cnel dedicato alla valorizzazione della fraternità umana nei luoghi di lavoro, perché può promuovere ambienti professionali inclusivi, partecipativi e orientati al benessere della persona. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine, audito oggi presso la Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, ha presentato un documento di analisi tecnica sulla proposta di legge del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (C 2554), che mette al centro la dignità umana e riconosce nella contrattazione collettiva aziendale e territoriale lo strumento privilegiato per introdurre misure innovative in tema di partecipazione, pari opportunità, tutela delle persone vulnerabili, conciliazione vita-lavoro ed equità retributiva. Di particolare rilievo l’attenzione rivolta ai lavoratori maggiormente esposti al rischio di esclusione e alla valorizzazione delle competenze delle persone meno giovani. In questo senso, la categoria ha suggerito di rendere strutturali, tramite i contratti collettivi, percorsi di mentoring e reverse mentoring per favorire il trasferimento intergenerazionale delle competenze. Tra le proposte, anche l’ampliamento della disciplina fiscale sui premi di risultato: tra gli indicatori utili alla tassazione agevolata andrebbero inclusi elementi che misurano la qualità dell’ecosistema aziendale e delle relazioni industriali, anche in assenza di incrementi numerici rispetto all’anno precedente. Il Consiglio Nazionale ha proposto, inoltre, l’introduzione di forme di premialità non economica per le imprese che adottano sistemi avanzati di gestione fondati sui principi del Ddl. Richiamata, poi, l’esigenza di garantire un coordinamento con la normativa vigente e di valorizzare i contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative per contrastare il dumping contrattuale. Un’attenzione particolare viene infine riservata alle micro e piccole imprese, per le quali è stata sollecitata l’introduzione di strumenti semplificati che rendano concretamente applicabili le misure previste dal disegno di legge.
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