La medicina non è politica, ma scienza
Il ministro della Salute, dopo una pressione esercitata anche con una petizione ampiamente sottoscritta, ha deciso di rifare le nomine della commissione Vaccini che, nella versione ormai decaduta, aveva al suo interno anche membri no-vax.
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Stupisce la posizione espressa dal capo del governo: è necessario il pluralismo anche nella scienza. Stupore per il fatto che le decisioni scientifiche delle autorità sanitarie non possono che essere precise… per i vaccini, poi, dopo l’esperienza del Covid19 a maggior ragione: è innegabile che l’obbligo ci ha salvato da un peggio che era nei fatti quotidiani.
È comprensibile e doveroso che, nella formazione di una decisione sanitaria, un’autorità politica senta tutte le opinioni. Ma quando si decide… si decide e basta. Come è successo per i vaccini e, ricordiamocelo sempre, che ha funzionato grazie al coordinamento della Ue.
Non vorremmo che la nostra primo ministro confonda politica e scienza o, peggio, colga l’occasione per usare i no-vax a fini elettoralistici.
Sulla Salute abbiamo grossi problemi in tutto il SSN e in diversi settori, chiediamo che si eviti di crearne ulteriori.
Articolo di Vincenzo Donvito Maxia
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