Anno: XXVI - Numero 156    
Venerdì 8 Agosto 2025 ore 14:40
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Il Ponte sullo stretto è necessario

Massimiliano Fuksas sale sul ponte di Salvini.

Il Ponte sullo stretto è necessario

“Sono stato sempre d’accordo alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, come italiani siamo in grado di farlo, ne abbiamo tutte le capacità ingegneristiche”. Massimiliano Fuksas sale sul ponte di Matteo Salvini. In un articolo per la Stampa l’archistar italiana si schiera decisamente per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. “Credo che tutte le critiche siano valide ma non si debba rinunciare a priori all’opportunità di realizzare una grande opera – dice l’architetto italiano tra i più famosi al mondo – È stato fatto in passato ed è un errore che non possiamo permetterci come paese europeo. Ponti dalla struttura anche più complessi di questa ci sono in tutto il mondo”.

Secondo Fuksas il ponte “va fatto, sono cinquant’anni che ne parliamo in un dibattito sterile che non porta da nessuna parte. Oggi è necessario. Servirà a collegare finalmente l’Italia all’Italia, cioè alla Sicilia. E la Sicilia all’Europa”. Per l’architetto la sua realizzazione avrebbe anche un profondo valore simbolico: “Oggi siamo di fronte a uno scenario in cui si stanno creando sempre più rotture sia a livello sociale che politico. Ci sono conflitti gravissimi, guerre che incombono nel nostro quotidiano. Pensare ai ponti, che sono collegamenti e legami, è come pensare a una società in cui si moltiplicano i contatti e le occasioni di incontro per le persone, in cui migliora la comprensione tra popoli differenti, in cui i conflitti piano piano svaniscono”.

Secondo Fuksas sono due i punti potenzialmente critici. “Il primo attiene alla messa a terra del ponte sul territorio, sia nella parte calabrese che siciliana. Qui io credo che ci dovrà essere un intervento realmente importante, non basta aprire un centro commerciale o qualche negozio – evidenzia – L’infrastruttura deve diventare parte integrante della città che la accoglie”.

C’è poi la questione che riguarda la capacità di spostamento interna nelle due regioni. “Noi oggi pensiamo a un collegamento rapido tra la Calabria e la Sicilia poi però è impossibile andare da Catania a Palermo o da Messina a Catania – ricorda – I trasporti interni sono quasi inesistenti. Lo stesso vale dall’altra parte, arrivare da Salerno a Reggio Calabria è ancora un’impresa. Ecco, su questo siamo indietro ma è una riflessione che va fatta: bisogna mettere le mani su un piano globale di infrastrutture rapide per il Sud, una linea ferroviaria veloce da Salerno a Reggio Calabria, trasporti efficaci in tutta la Sicilia. Solo così il ponte sullo Stretto sarà davvero utilizzabile a pieno”.

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