Meloni e Macron: i nemici amici
L’incontro di oggi alle 18 si annuncia croccante e denso di argomenti.
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I bacetti e i sorrisi finti non basteranno a nascondere le differenze tra Meloni e Macron.
L’ultimo segnale inequivocabile delle diverse “sensibilità” tra i due è la Polonia: Roma, che si è auto-incoronata leader dei conservatori europei, ha fatto i complimenti al neo presidente polacco, Karol Nawrocki (il cui partito, il Pis, è alleato di fratelli d’Italia in Ecr, in Europa). Macron si è congratulato, ma ha evocato il rispetto dello stato di diritto.
Come ripetuto nei giorni scorsi è stato Macron a chiedere di essere ricevuto. E ci tiene a diffondere che nei confronti di Meloni non esiste “alcun ostracismo: i format possono variare: l’importante è che fra europei, sul fondo delle questioni, siamo d’accordo”. Il riferimento è al vertice di Tirana in cui la premier italiana venne esclusa dalla telefonata tra leader europei, Zelensky e Trump.
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