Davigo si offende
Accusa gli avvocati di volere fare colpo sulla stampa sfilando con le manette ma dimentica la gogna di mani pulite
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Lui che al tempo di mani pulite aveva appoggiato la gogna mediatica del terrore giudiziario, non ci sta. E accusa gli avvocati di avere messo in piedi un teatrino a beneficio di fotografi e tv. Non ha gradito le manifestazioni dei penalisti di mezza Italia contro la riforma della prescrizione. Gli avvocati del’Ordine degli Avvocati di Napoli, presieduto da Antonio Tafuri, sono entrati in manette in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario. Gli avvocati, in toga, sono entrati ammanettati nella Sala dei Baroni, nel Maschio Angioino, dove si svolge la cerimonia, in aperta polemica con la riforma Bonafede 02 febbraio 2020Al via l’anno giudiziario tra le contestazioni per la riforma della prescrizione. Da Nord a Sud gli avvocati delle Camere Penali hanno inscenato vivaci proteste contro la norma entrata in vigore dal primo gennaio. A Milano le toghe hanno mal digerito la presenza di Piercamillo Davigo in qualità di rappresentante del Csm. Per contestare l’ex pm di Mani Pulite hanno deciso di non ascoltare il suo intervento e uscire in massa dall’aula del Palazzo di Giustizia dove si stava celebrando la cerimonia. Già nei giorni scorsi i penalisti partenopei si erano rivolti all’organo di autogoverno della magistratura per “bloccare” la partecipazione di Davigo, “colpevole” di aver attribuito la maggior parte delle responsabilità per le lungaggini dei processi proprio alle toghe, interessate a suo dire più alle parcelle che a tutelare i propri clienti. Presenza, quella di Davigo, rivendicata invece dai magistrati, che hanno censurato la protesta dei legali, accusati di “voler sanzionare la libera manifestazione del pensiero”. E mentre gli avvocati – con tanto di cartelli che riportavano gli articoli 24, 27 e e 11a della Costituzione, quelli violati dalla riforma della prescrizione – hanno organizzato un flash mob nell’atro del Palazzaccio, il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Poniz, ha definito la protesta “gravemente impropria” perché si tratta di “ostracismi preventivi e veti ad personam”. Pronta la risposta del presidente delle Camere Penali Gian Domenico aiazza : “Il Governo prenda atto delle posizioni espresse nelle inaugurazioni dell’anno giudiziario e abroghi la sciagurata riforma della prescrizione”.
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