Calano le partite Iva.
Nell’ultimo trimestre del 2024 sono state aperte 94.144 nuove partite Iva. Il 46,2% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni e il 31,2% da soggetti appartenenti alla fascia d’età dai 36 ai 50 anni.
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A dare i numeri è l’Osservatorio sulle partite Iva del Ministero delle Finanze il quale sottolinea che “La distribuzione per natura giuridica mostra che circa il 56% delle nuove aperture di partite Iva è stato operato da persone fisiche, il 34,2% da società di capitali, il 4,0% da società di persone; la quota dei “non residenti” (essenzialmente costituiti da società di commercio on-line) e quella delle “altre forme giuridiche”, rappresentano complessivamente il 5,8% del totale delle nuove aperture. Rispetto al quarto trimestre del 2023, le persone fisiche calano del 10%, le società di persone dello 0,3%, mentre le società di capitali aumentano del 6,3%”.
Da notare, per il Mef, il forte aumento di avviamenti da parte di soggetti non residenti (+36,6%).
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 46,8% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,0% al Centro e il 30,8% al Sud e nelle Isole. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia che gli incrementi maggiori si sono registrati in Toscana (+2,5%) e Lombardia (+1,4%); tra i territori in flessione, emergono la Valle d’Aosta (-15,5%), la Basilicata (-13,7%) e la Puglia (-11,8%).
In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra come di consueto il maggior numero di avviamenti di partite Iva, con il 21,6% del totale, seguito dalle attività professionali con il 12,4% e dalle costruzioni (11,4%). Tra i dieci settori principali, che fanno registrare nel complesso circa l’85% dei nuovi avviamenti nel trimestre, le variazioni più significative rispetto all’ultimo trimestre del 2023 riguardano il settore dell’agricoltura
(-19,4%), il settore delle attività finanziarie (+16,7%), le altre attività di servizi (+9,6%), il settore della sanità (- 7,9%), il settore delle attività professionali (-6,5%) e il settore del commercio (+4,5%).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra la consueta prevalenza della quota maschile, pari al 63%. Il 46,2% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni e il 31,2% da soggetti appartenenti alla fascia d’età dai 36 ai 50 anni.
Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, tutte le classi di età registrano cali di aperture: dal -11,2% della classe dai 36 ai 50 anni al -7,8% di quella da 51 a 65 anni.
Analizzando il Paese di nascita degli avvianti, si evidenzia che circa il 26% delle aperture è operato da un soggetto nato all’estero, con una lieve flessione (-3,1%) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Nel periodo in esame 32.397 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 34,4% del totale delle nuove aperture, con una flessione dell’8,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Adepp
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