Prodi: non sono regista di nulla, velleitario un partito cattolico
Ruffini? Lo stimo ma se dovessi lanciare tutti quelli a cui ho fatto la prefazione…
In evidenza
“È una premessa sbagliata. Intorno a me non ruota nulla. Non ho un dialogo sistemico con nessuno da molto tempo. Mi limito a scrivere quello che penso, e continuerò a farlo, questo sì. Ma non c’entra col ruolo che mi si attribuisce. Non sono più determinante”. Così l’ex premier Romano Prodi, in un colloquio con il ‘Corriere della Sera’.
Prodi non si riconosce nemmeno nella narrativa che lo vuole promotore della possibile candidatura di Ernesto Maria Ruffini, ex direttore dell’Agenzia delle Entrate, come federatore di un centro cattolico. “Ruffini lo conosco e lo stimo. Siamo amici da tempo. E anni fa feci anche la prefazione a un suo libro. Ma se dovessi lanciare tutti quelli a cui ho fatto prefazioni, la lista formerebbe da sola un partito”.
“Quanto all’idea di un partito cattolico di cui sarei il mallevadore o il regista, non appartiene alla mia cultura politica. Sono cattolico ma la costruzione di un partito cattolico a mio avviso è impossibile, e direi velleitaria”, osserva.
Altre Notizie della sezione
L’asse tra Conte e Salis contro le primarie di coalizione è un messaggio di sfiducia a Schlein
05 Novembre 2025La segretaria Pd minimizza la nascita del nuovo correntone Franceschini-Orlando-Speranza. Ma inizia a preoccuparsi dei movimenti intorno alla sua leadership, tra M5s e sindaca di Genova, in vista delle politiche.
Il sorteggio terrorizza l’Anm
04 Novembre 2025La vera forza dello Stato sul singolo è impersonata da chi ha la capacità, attraverso pressioni e alleanze, dentro il Csm, di ottenere posti al sole...
Torino, il Pd scarica Albanese: no alla cittadinanza onoraria I dem hanno scaricato il M5s: “Rischia di diventare così una battaglia di parte”.
03 Novembre 2025Grillini in tackle: "Un grave errore politico e morale".
