Nessuno vuole più indossare la toga? Esame da avvocato, domande al minimo storico
A Perugia appena 268 iscritti alle prove di abilitazione alla professione forense
Verrebbe da dire che nessuno (forse è eccessivo) vuol fare più l’avvocato. O almeno sono pochi quelli che si laureano in giurisprudenza e decidono di intraprendere la professione. Gli iscritti alla prossima sessione di abilitazione alla professione forense, infatti, sono appena 268, un ulteriore calo rispetto anche all’anno scorso quando la cifra era di 289 iscritti (l’anno precedente erano stati 323 le domande). Non paragonabile a sessioni fine anni ‘90 con quasi ottocento candidati. Le prove scritte dell’esame per l’abilitazione alla professione forense sono fissate per i giorni 10, 11 e 12 dicembre 2019 e si terranno a Perugia presso il centro congressi Quattrotorri in via Corcianese 260. Un altro segnale della disaffezione alla professione di avvocato viene dal dato delle cancellazioni volontarie dall’albo professionale: 20 in sei mesi. Alle quali si aggiunge una sospensione volontaria. Diversi gli avvocati, invece, che in questi ultimi due anni sono transitati, a mezzo concorso, nella scuola o nelle fila di cancellieri e funzionari di giustizia. Secondo le stime della Cassa forense oltre 500 avvocati umbri, nel 2014, hanno fatturato zero e risultano improduttivi. C’è chi la chiama “generazione call center”. Sono i giovani avvocati che ogni anno si gettano nella mischia di udienze, citazioni, comparse e precetti. Avvocati che a fine mese racimolano qualcosa come 400 o 500 euro. Ben lontano dal passato “quando con una bella causa civile, magari con le assicurazioni di mezzo nel momento in cui incassavi la parcella potevi costruirti una villetta” ricorda un avvocato con tanti anni di professione alle spalle. I dati di questa catastrofe economica delle toghe disegnano un quadro allarmante e fanno emergere un lato in penombra della professione: il reddito medio di un avvocato, nel corso degli ultimi 15 anni, si è ridotto del 15%. Secondo alcune stime (ufficiose), si arriverebbe addirittura ad un crollo del 50%. Se nel 1985 gli iscritti all’Ordine di Perugia erano poco meno di 500, adesso il numero di avvocati supera i 2mila. In Umbria gli avvocati sono più di 3.000 e un migliaio sono i praticanti. Un avvocato per sopravvivere economicamente deve avere una cinquantina di cause l’anno. Secondo i dati dell’ultimo anno giudiziario nel civile spetterebbero 12 cause ad avvocato; nel penale 2,7.
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