Sono regolari 52 rendiconti dei partiti su 76
Inviata alle Camere la relazione 2024 della Commissione garanzia.
In evidenza
Su 76 rendiconti presentati dai relativi partiti e movimenti politici “52 sono stati riconosciuti regolari e conformi alla legge. Per i restanti 24 partiti e movimenti politici sono ancora in corso le attività di controllo”. È quanto si legge nella relazione della Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici trasmessa il 29 aprile scorso al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e pubblicata sul sito internet di Montecitorio.
“Nel corso dell’anno trascorso, l’attività di controllo è stata effettuata con riferimento ai rendiconti relativi all’esercizio contabile 2022 nonché a quelli residuali dell’esercizio precedente che, presentando irregolarità, risultano tuttora sottoposti a verifica a causa di interlocuzioni avviate e non ancora concluse con gli organi di partito”, si legge nella premessa della relazione firmata dalla presidente della commissione, Cristina Zuccheretti.
Tra i principali partiti e i movimenti i cui rendiconti per l’anno 2022 sono stati riconosciuti regolari e conformi alla legge alla data del 29 aprile 2024, ci sono Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati, Italia Viva, Più Europa, Radicali Italiani, Sudtiroler Volkspartei. Tra quelli che non sono ancora stati certificati come regolari e su cui i controlli della Commissione sono ancora “in itinere” figurano la Lega Nord, la Lega per Salvini premier, il Movimento 5 stelle, il Partito democratico, Sinistra Italiana, l’Udc, Sud Chiama Nord, Union Valdotaine.
È in corso l’attività di controllo anche su 10 fondazioni/associazioni e numerosi circoli territoriali, equiparati ai partiti/movimenti politici anch’essi obbligati alla rendicontazione dopo l’estensione della normativa.
Aska news
Altre Notizie della sezione
Università, semestre filtro di Medicina
24 Dicembre 2025Firmato il decreto, ecco come funzioneranno le graduatorie.
“Serve un accordo politico sul fine vita, il Parlamento segua la Consulta”
23 Dicembre 2025Il presidente della Cei invita le parti politiche a legiferare, precisa che "la Chiesa non avallerà mai una legge che autorizzi il suicidio o l'eutanasia", ma apre a depenalizzazioni di "alcuni comportamenti in casi determinati di malati terminali". "Ci sono valori per noi fondamentali, poi c'è il principio di laicità"
Ai professionisti non si regala niente nessuno
22 Dicembre 2025Così il Ministro del Lavoro, Marina Calderone, dal palco della presentazione del Report 2025 elaborato dal centro studi di AdEPP
