Cassa dei notai, 'i sussidi non possono assicurare un futuro'
Pappa Monteforte apre il convegno con Gelera, Fornero, Oliveti.
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Ad esprimersi così il presidente della Cassa del Notariato Vincenzo Pappa Monterforte, aprendo i lavori del convegno venerdì scorso, a palazzo Wedekind, a Roma, intitolato ‘Inverno demografico e sostenibilità dei sistemi pensionistici’, a cui partecipano il commissario straordinario dell’Inps Micaela Gelera, l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, la presidente della Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) Francesca Balzani, il presidente dell’Adepp (Associazione degli Enti previdenziali dei professionisti) Alberto Oliveti e il deputato di FdI Andrea de Bertoldi. “Le Casse di previdenza private e privatizzate – ha detto Oliveti – effettuano “il 75% degli investimenti in Europa, il 50% in Italia”. A sua volta nella sua relazione il vertice della Cassa ha ricordato i requisiti per l’accesso al pensionamento a normativa vigente dell’Inps: per la prestazione di vecchiaia (con un requisito minimo contributivo pari a 20 anni) la soglia anagrafica è di 67 anni, quello anticipato (con anzianità contributiva a prescindere dall’età anagrafica) pergli uomini 42 anni e 10 mesi, per le donne 41 anni e 10 mesi. Invece, per ciò che riguarda l’Ente dei notai, per la pensione di vecchiaia (sempre con requisito minimo contributivo pari a 20 anni) il limite per l’accesso è di 75 anni, per quella anticipata i ‘paletti’ previdenziali sono 35 anni di contributi e 67 anni e 30 di contributi.
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