La procura Antimafia umilia le professioni
Replica de Bertoldi (Fdi) dopo parole dei procuratore antimafia, Cafiero de Raho sulla legalità

“Apprendo con stupore l’ennesimo attacco ai professionisti che non appartengono alla ‘casta’ dei notai. Il rammarico è ancora maggiore, se considero che le valutazioni provengono dal procuratore nazionale Antimafia. Ritengo che migliaia di avvocati, commercialisti, ingegneri, e liberi professionisti non possano accettare serenamente le umilianti considerazioni del dottor Cafiero de Raho al Congresso del notariato, il quale ha detto che ‘tutti i professionisti dovrebbero avere la stessa sensibilità dei notai nell’interrompere i circuiti illegali. Tutti dovrebbero avere il coraggio di dire ‘no’ a certe partecipazioni e a certi atti (…) e a vigilare su qualunque atto venga compiuto. Questo i notai lo fanno’. Ritengo che ne vada dell’onorabilità di tutti i professionisti italiani, che servono lealmente i propri clienti e le Istituzioni, e che, secondo queste parole, sembrano, invece, finire sotto inchiesta”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro e coordinatore della Consulta dei parlamentari commercialisti, commentando le affermazioni del procuratore nazionale Antimafia Cafiero de Raho, questa mattina, nel corso del congresso nazionale del Notariato, a Firenze.
Altre Notizie della sezione

Taglio Irpef 2026, risparmio fino a 1.400 euro ma solo per pochi
08 Settembre 2025La riforma fiscale del governo Meloni punta a ridurre l’aliquota Irpef intermedia, ma i benefici concreti riguardano solo il 27% dei contribuenti.

Tavolo sul lavoro autonomo. Dal welfare alla sanità integrativa.
08 Settembre 2025Al tavolo del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, hanno partecipato Tiziana Stallone, Vice presidente AdEPP, e Francesco Verbaro, Senior advisor dell’Adepp.

Il guaio secondo D’Alema. Non io che c’ero, ma tutti quelli che non c’erano
08 Settembre 2025Fresco di ritorno da Pechino, l'ex premier Massimo D'Alema respinge le critiche sulla sua partecipazione alla parata militare cinese e, in un'intervista a La Stampa, ribalta la prospettiva: "L'errore è stato degli europei che non c'erano".