Giù le mani dalle commissioni tributarie
I sindacati dei commercialisti contro la riforma proposta dalla Corte dei conti
In evidenza

“La proposta formulata dalla Corte dei Conti, in modo autonomo e unilaterale, con la risoluzione approvata e inviata al presidente del Consiglio, andrebbe a delineare un inaccettabile cambiamento sostanziale della giustizia tributaria, con il graduale superamento delle attuali Commissioni tributarie, regionali e provinciali, e l’affidamento dell’amministrazione della giustizia tributaria ai magistrati della Corte dei Conti in via esclusiva”. Lo scrivono, in una nota, i sindacati Adc (Associazione dottori commercialisti) e Anc (Associazione nazionale commercialisti). “Non è corretto pensare di accorpare il ruolo di giudice della spesa e di giudice delle entrate e il passaggio della giurisdizione tributaria ai giudici della Corte dei Conti desta molte perplessita’, in ragione del fatto che questa ipotesi di riforma sembra andare nella direzione di una tutela preminente degli interessi dell’Amministrazione Finanziaria a scapito dei cittadini contribuenti”, si legge, infine. “La proposta formulata dalla Corte dei Conti, in modo autonomo e unilaterale, con la risoluzione approvata e inviata al presidente del Consiglio, andrebbe a delineare un inaccettabile cambiamento sostanziale della giustizia tributaria, con il graduale superamento delle attuali Commissioni tributarie, regionali e provinciali, e l’affidamento dell’amministrazione della giustizia tributaria ai magistrati della Corte dei Conti in via esclusiva”. Lo scrivono, in una nota, i sindacati Adc (Associazione dottori commercialisti) e Anc (Associazione nazionale commercialisti). “Non è corretto pensare di accorpare il ruolo di giudice della spesa e di giudice delle entrate e il passaggio della giurisdizione tributaria ai giudici della Corte dei Conti desta molte perplessità, in ragione del fatto che questa ipotesi di riforma sembra andare nella direzione di una tutela preminente degli interessi dell’Amministrazione Finanziaria a scapito dei cittadini contribuenti”, si legge, infine.
Altre Notizie della sezione

CRESCONO I FUTURI MEDICI DI FAMIGLIA
04 Settembre 2025Tornano appetibili i corsi di formazione, ma il rischio carenze resta altissimo.

NO A UNA RIFORMA CHE DIVIDE LA CATEGORIA!
03 Settembre 2025Appello dell’Anc al Ministro Nordio: “La riforma non può nascere in un clima di sfiducia, così si mina la legittimità e si rischiano conflitti interni, serve rispetto per la democrazia”.

TFS, LA CONSULTA E LA PROPOSTA DURIGON
02 Settembre 2025Dalla rateizzazione ai ritardi nei pagamenti: le pronunce della Corte costituzionale e il piano del Governo per restituire subito il trattamento di fine servizio ai dipendenti pubblici.