Si insedia il Comitato per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso
Compito principale dell’organismo è il coordinamento e il monitoraggio dell’attuazione delle misure contenute nel Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso
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Si è tenuta ieri presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la riunione di insediamento del Comitato nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso, il cui compito principale è quello di coordinare e monitorare l’attuazione delle misure contenute nel Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso di cui al DM n. 221 del 19 dicembre 2022, così come aggiornato dal DM n. 58 del 6 aprile 2023.
Nell’ambito degli impegni assunti dall’Italia con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha adottato il Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso (per il triennio 2023-2025), in attuazione della misura del PNRR a titolarità del Dicastero di cui alla Missione 5, componente C1, tipologia “Riforma” Intervento “1.2 Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso”. Il Piano tiene conto delle sinergie con il Tavolo Caporalato, inizialmente costituito per un triennio e i cui lavori sono stati prorogati fino al 3 settembre 2025.
L’incontro di oggi – che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti di Ministero dell’Interno, Ministero delle Infrastrutture e trasporti, Inl, Inps, Inail, Istat, Anpal, Inapp, Agenzia delle Entrate, Comando Generale della Guardia di Finanza, Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e delle associazioni datoriali e sindacali – è stata l’occasione per condividere un metodo di lavoro, che prevede la costituzione di sottogruppi per ciascuna linea di azione da porre in essere, per condividere il cronoprogramma e dar conto delle attività già avviate del Piano nazionale e dei progetti legati al PNRR.
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