Cassa dottori commercialisti, 2 milioni per la genitorialità
Nel 2023 aiuti per le rette di asili nido e scuole dell'infanzia
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Due milioni per aiutare gli iscritti che hanno sostenuto spese per le rette di asili nido e scuole dell’infanzia nell’anno 2022-2023: a stanziarli, per il secondo anno consecutivo, la Cassa dottori commercialisti (Cdc), convinta, recita una nota, che occorra, “soprattutto nei primi anni di vita dei bambini, un maggiore investimento nei servizi all’infanzia”, giacché ciò “permette di sostenere la partecipazione al lavoro, incidendo significativamente sui tassi di dispersione, specie femminile”.
I beneficiari, si riferisce, “potranno ricevere un rimborso delle spese fino a mille euro per ogni figlio a condizione che abbiano dichiarato nel 2022 in riferimento al 2021 un reddito professionale fino a 30.000 euro.
Qualora la spesa di cui si chiede il rimborso sia stata oggetto di altri contributi o sussidi, la Cassa procederà a determinare il rimborso sulla spesa residua. Tra i destinatari dell’iniziativa anche i genitori con minori in affido temporaneo e/o preadottivo e in collocamento provvisorio”, precisa l’Ente previdenziale.
La richiesta di contributo, previsto per le spese scolastiche sostenute per l’anno in corso, andrà presentata dal 1° agosto al 31 ottobre 2023, esclusivamente online, tramite il sito della Cdc. Per il presidente della Cassa Stefano Distilli, “in un contesto come quello attuale, in cui le nascite nel nostro Paese sono inferiori a quota 400.000, è fondamentale fornire strumenti a supporto della genitorialità e, proprio in questa direzione, si inserisce il nostro bando asili nido che nella edizione di questo anno è accessibile senza limiti di età. Negli ultimi anni abbiamo aumentato le iniziative a favore delle famiglie, con una particolare attenzione ai servizi all’infanzia. I dati mostrano che nel lungo periodo l’investimento a sostegno della fascia prescolare svolge un ruolo non solo educativo, ma anche sociale, dove si evidenzia una correlazione positiva tra la partecipazione all’istruzione pre-primaria e i risultati scolastici successivi, ponendo basi adeguate a un apprendimento e sviluppo futuro”, chiude.
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