GLI AVVOCATI GUARDANO AL FUTURO
Sullo scenario dell’innovazione e della tecnologia sono stati discussi i temi del XXXV Congresso Nazionale Forense, tenutosi dal 6 all’8 ottobre a Lecce

- Un nuovo ordinamento per un’Avvocatura protagonista della tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globali;
- L’attuazione delle riforme e gli effetti, anche economici, sull’esercizio della professione;
- Giustizia predittiva e salvaguardia del “giusto processo”. Intelligenza artificiale: il ruolo e le nuove competenze degli avvocati nella tendenziale automazione nell’organizzazione e nella decisione giudiziaria.
- Revisione del regolamento – statuto congressuale approvato nel corso del XXXIII Congresso Nazionale Forense di Rimini e successivamente modificato nel corso del XXXIV Congresso Nazionale Forense di Catania.
La modernizzazione della giustizia ha rappresentato l’istanza fondamentale della classe forense, rivolta ai nuovi governanti e al legislatore che, da qui a pochi giorni, si insedierà presso le due aule parlamentari. I votanti hanno infatti fornito le indicazioni su quelli che saranno i temi di confronto coi nuovi interlocutori della politica: intelligenza artificiale e giustizia predittiva, ma anche potenziamento, razionalizzazione e unificazione delle piattaforme sulle quali si svolge il processo telematico, presidi di legalità e giustizia, patrocinio a spese dello stato.
- La centralità del ruolo dell’avvocato
Tra rinnovamenti e devices non è mancato il riferimento alla figura protagonista, l’avvocato, rispetto al quale sono emersi aspetti quali la centralità nel palcoscenico della giustizia e la relativa missione nell’ambito della tutela dei diritti e il rispetto dei tre documenti fondamentali: la Carta dei Diritti dell’Uomo, la Costituzione Europea, la Costituzione della Repubblica Italiana. La centralità è stata intesa e delineata tramite la presenza di avvocate e avvocati nel Consiglio direttivo della Cassazione e nei consigli giudiziari, ma anche attraverso il riconoscimento del diritto di voto.
- Le proposte
La riforma Cartabia è risultata al centro delle proposte di riforma. Tra le varie istanze emerse nella sede congressuale, si chiede di correggere i decreti legislativi di recente approvati, sia in ambito penale che civile. Si è richiesto anche di ridurre i costi di accesso alla giustizia e gli importi del contributo unificato.
- La sessione integrativa
E’ stata votata la mozione con la quale si è proposto di indire una sessione ulteriore del congresso da tenersi entro l’autunno del 2023 in tema di ordinamento forense, dove verranno acquisiti, quali contributi iniziali, quelli delle 45 mozioni proposte a L
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