PER I PROFESSIONISTI ISCRITTI ALL’INPS NIENTE MALATTIA
Dimenticati gli oltre 430 mila professionisti iscritti alla gestione separata Inps
In evidenza
In attesa del testo definitivo della Legge di Bilancio, i tributaristi dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), evidenziano soddisfazione per gli interventi sui bonus edilizi, che ora necessitano di assoluta stabilità normativa, ed anche per quelli su Irap ed Irpef, ovviamente si poteva fare di più, ma si tratta di un buon inizio per ridurre la non più sostenibile pressione fiscale. Purtroppo devono anche registrare l’ennesimo intervento discriminatorio in tema di professionisti, giusto nelle finalità perché prevede la sospensione dei termini delle attività per il professionista in caso di malattia o infortunio, ma discriminatorio poiché “dimentica” gli oltre 430 mila professionisti di cui alla L.4/2013 iscritti alla gestione separata Inps.
Questo il commento di Riccardo Alemanno Presidente Int e Vice Presidente vicario di Confassociazioni: “ Non riesco proprio a comprendere questo atteggiamento su un tema sociale così importante e delicato, come se malattia o infortunio riguardassero solo taluni soggetti e non l’intero mondo professionale. Una problematica che si ripete costantemente e sulla quale alcune volte si riesce a ristabilire l’equità ad esempio per i professionisti colpiti da Covid, in quel caso giustamente si è riusciti a ricomprendere i professionisti in senso lato, altre volte no, come nel caso dell’ emendamento in oggetto. Mi chiedo che senso abbia. È necessario che le varie Confederazioni delle Associazioni dei professionisti di cui alla Legge 4/2013 si incontrino congiuntamente con i rappresentanti dei partiti per porre l’attenzione su queste problematiche. Non si vuole togliere nulla a nessuno, ma si chiede solo equità di trattamento, in linea con il mandato di ciascun parlamentare che deve perseguire l’interesse generale e l’equità.”
Altre Notizie della sezione
PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE. IL SÌ OGGI AVANTI DI DIECI PUNTI
10 Novembre 2025In un sondaggio pubblicato dalla Stampa i favorevoli alla legge costituzionale voluta dal governo sono al 38,9%, il no si ferma al 28,9%. Anche se un italiano su tre al momento non sa cosa votare.
REFERENDUM, SI ALLARGA IL FRONTE DEL SÌ.
07 Novembre 2025Mobilitato il centrodestra, che ha già depositato la lettera di intenti dei capigruppo di Camera e SenatoE Renzi lascia libertà di coscienza a Iv.
IL DECALOGO DEL SÌ
06 Novembre 2025Dieci buone ragioni per dire SÌ alla separazione delle carriere e per una giustizia più giusta, terza e credibile.
