Anno: XXV - Numero 76    
Venerdì 3 Maggio 2024 ore 13:15
Resta aggiornato:

Home » Equo compenso un’occasione mancata

Equo compenso un’occasione mancata

Ferma reazione del presidente Stella al disegno di legge licenziato ieri dalla Camera: fuori dall’equo compenso la maggior parte degli incarichi professionali; sanzioni assurde e discriminatorie

Equo compenso un’occasione mancata

«Delusi per un’occasione mancata». È il commento a caldo del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al via libera della Camera al disegno di legge sull’equo compenso. «Trovo difficile esprimere soddisfazione per il provvedimento approvato ieri dall’aula di Montecitorio: un testo che non risponde alle esigenze e alle istanze dei professionisti ordinisti e non ordinisti».

«Completamente fuori binario il perimetro di applicazione della norma. Si continua a insistere sui rapporti professionali regolati da “convenzioni” con banche, assicurazioni e grandi imprese che, però, sono solo una parte dei clienti dei professionisti», spiega Stella, «ma non si fa alcun riferimento ai rapporti professionali individuali, relativi cioè alle singole prestazioni, che rappresentano la maggior parte degli incarichi attribuiti dalla P.A. ai professionisti e che rimangono fuori dal campo di applicazione della legge.Assurdo, poi, che invece di punire il committente che non applica l’equo compenso venga sanzionato il professionista, senza contare che un professionista iscritto a un ordine andrebbe incontro a un illecito disciplinare deontologico, mentre un professionista non iscritto a un ordine no», aggiunge il presidente di Confprofessioni. «Inoltre, non si spiega perché venga concessa agli ordini il potere di adire l’autorità giudiziaria: non solo la loro funzione è incompatibile con la tutela degli interessi economici dei loro iscritti, ma è altrettanto assurdo che tali azioni possano essere attivate senza il preventivo consenso del professionista interessato.  A questo punto, possiamo solo augurarci che il Senato sappia riportare nella giusta direzione la declinazione del principio dell’equo compenso, che dall’esame alla Camera esce compromesso», conclude Stella, «apportando tutte le modifiche necessarie per garantire un corretto equilibrio nei rapporti economici tra imprese, P.A. e professionisti, al fine di garantire effettivamente – e non soltanto sulla carta – l’applicazione di un principio che dovrebbe essere universale».

 

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Il balneare tra privilegi e proroghe

Il balneare tra privilegi e proroghe

03 Maggio 2024

L’annosa questione delle concessioni balneari sta esplodendo dopo la sentenza del Consiglio di Stato 3940/2024 del 30.04.2024.

Vittorio Emanuele Orlando era contrario al “premierato”

Vittorio Emanuele Orlando era contrario al “premierato”

30 Aprile 2024

Filoreto D’Agostino, già alto magistrato del Consiglio di Stato, offre agli studiosi riflessioni tra politica e diritto. Lo ospita Il Fatto Quotidiano. In un suo recente articolo D’Agostino si sofferma sul “premierato”.

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.