Gergiev a Caserta, annullato il concerto del direttore d'orchestra 'putiniano'
Il musicista era finito al centro di una vibrante polemica per via delle sue posizioni.
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Annullato il concerto a Caserta diretto dal maestro russo Valery Gergiev. A darne l’annuncio è stata oggi, lunedì 21 luglio, la direzione della Reggia dopo le polemiche che si erano scatenate per via delle posizioni filo putiniane del direttore d’orchestra.
“La Direzione della Reggia di Caserta ha disposto l’annullamento del concerto sinfonico diretto da Valery Gergiev, previsto nell’ambito della rassegna ‘Un’Estate da Re’ per il prossimo 27 luglio nel cortile del Complesso vanvitelliano”, si legge nella della Reggia.
La soddisfazione della politica
Plauso pressoché unanime arriva dal mondo della politica per la decisione della Reggia di Caserta. “È da condividere la decisione della Reggia di Caserta, il concerto di Valery Gergiev rischiava di trasformarsi in un inchino al suo capo, Vladimir Putin – commenta la deputata di Forza Italia e viceresponsabile del dipartimento Esteri, Isabella De Monte -. È importante affermare in ogni modo il sostegno dell’Italia all’Ucraina, anche annullando una passerella per un suo sostenitore”.
Di uno “stop doveroso” parla anche il segretario di Più Europa, Riccardo Magi. “Finalmente – afferma – dopo le proteste di chi come noi ha sempre ritenuto che sarebbe stata una intollerabile umiliazione per le vittime della brutale guerra di aggressione di Putin all’Ucraina e una grave responsabilità per le istituzioni del nostro Paese coinvolte, la Direzione della Reggia di Caserta ha disposto l’annullamento del concerto”. “Gergiev non era il benvenuto: non si tratta affatto di impedire l’espressione artistica, piuttosto di contrastare chi come Gergiev – insite Magi – mette le proprie esibizioni al servizio della peggiore propaganda putiniana e ai deliranti revisionismi storici alla base del progetto imperialista dell’invasione dell’Ucraina”.
“Saluto con favore l’annullamento del concerto di Valerij Gergiev in Campania, ma per favore ora non parliamo di censura – scrive in un post su X Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe – : lui è un amico personale di un criminale di guerra, quale è Vladimir Putin. Vincenzo De Luca forse ha confuso la programmazione culturale con il palinsesto di Russia Today. Bene così”.
Adnkronos
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