Anno: XXVI - Numero 212    
Mercoledì 5 Novembre 2025 ore 14:30
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Sondaggi politici il trend di ottobre.

FdI il miglior partito M5S il peggiore.

Sondaggi politici il trend di ottobre.

I sondaggi politici di Tecnè per l’Agenzia DiRE: tensioni in Manovra e accordi di coalizioni, l’andamento all’opposto per FdI e M5s. Cosa dicono i dati

Nell’ultima settimana di scontri in Parlamento, con le tensioni interne alla maggioranza (per la Manovra) e nelle opposizioni (dove politica estera e programma di “coalizione” vedono distanze siderali tra le varie componenti del Centrosinistra), i sondaggi politici aggiornati da Tecnè per l’Agenzia DiRE raccontano di due snodi evidenti: da un lato la crescita costante di Fratelli d’Italia e della Premier Giorgia Meloni, dall’altra la crisi ancora pesante per il Movimento 5Stelle e per il Presidente appena rieletto, Giuseppe Conte.

Le intenzioni di voto raccolte tra il 22 e il 23 ottobre 2025 mostrano un aumento stabile del partito traino della maggiorana, con un +0,7% addirittura nell’ultimo mese: FdI di Meloni sale al 30,8% nei sondaggi politici nazionali, mentre il M5s di Conte perde addirittura lo 0,4% in una settimana scendendo all’11,8%, ormai tallonato da Forza Italia di Tajani che sale all’11,2%. Sebbene il Pd con Schlein provi a recuperare terreno (21,7%, +0,3%) nell’ultima settimana, restano diverse problematiche interne al campo progressista, e non di immediata soluzione.

Il campo largo progressista al momento resta un’intenzione e una necessità, ma non ancora un progetto chiaro con i contorni delle alleanze definiti, specie perché in area centrista l’opa di Renzi sul nuovo progetto di Casa Riformista non sembra crescere minimamente.

Con l’avvicinarsi delle ultime tre Elezioni Regionali a fine novembre 2025, l’attesa sale specie in casa M5s dove la candidatura di Fico in Campania rappresenta un appuntamento da non sbagliare per non imbattersi in una crisi di sondaggi politici (e non solo) molto più grave verso l’ultimo biennio di questa legislatura. Renzi e PiùEuropa, alleati di Fico e del campo largo anche in Campania, vedono un consenso interno alquanto “misero” con un rispettivo 2% e 1,5% su scala nazionale.

Per i rimanenti partiti sondati nell’analisi di Tecnè emerge una Lega ancora stabile all’8,5% davanti all’AVS al 6% (ma hanno perso lo 0.4% in un mese), con Azione di Calenda in crescita al 3,6%: osservando da ultimo i sondaggi politici sui principali leader del Paese, anche qui emerge quel “doppio” binario segnalato ad inizio articolo.

Meloni nel pieno delle tensioni del Centrodestra per la messa punto della Manovra di Bilancio aumenta comunque i propri consensi al 46,4%, davanti al vice Tajani con il 39,6%, mentre al terzo posto Giuseppe Conte con il 30,9% segna un -0,6% netto nel giro di poche settimane rispetto ai sondaggi politici Tecnè di inizio ottobre. Chiudono la “classifica” dei leader la segretaria Pd Elly Schlein con il 28,9%, davanti a Salvini con il 27,2% e Calenda con il 21,1%, mentre tutti gli altri leader progressisti/riformisti – da Bonelli a Fratoianni fino a Magi e Renzi – si stagliano tra il 15 e il 13% delle preferenze degli italiani.

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