Si deve evitare di richiedere dati già in possesso della P.A.
L'Int chiede la proroga al 30 novembre dell’autodichiarazione degli aiuti di Stato Covid
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Il Presidente dell’istituto Nazionale Tributaristi, Riccardo Alemanno, ha inviato una lettera al Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e per conoscenza al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, con la richiesta di proroga al 30 novembre del termine della presentazione dell’Autodichiarazione Aiuti di Stato Covid. Con provvedimento numero 143438 del 27 aprile 2022 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate , come disposto dal d.l. sostegni, ha indicato nel 30 giugno la scadenza per tale adempimento, un ulteriore adempimento che si va a collocare in un periodo particolarmente intenso per intermediari fiscali e contribuenti, che tra maggio e giugno sono oberati da importanti scadenze e novità fiscali oltre che dalla ‘normale’ quotidianità lavorativa. Si legge infatti nella missiva: “ omissis… poiché l’attuale termine va a sovrapporsi a un periodo di adempimenti particolarmente impegnativi, come la predisposizione delle dichiarazioni dei redditi per l’autotassazione o l’obbligo della fatturazione elettronica anche in capo ai contribuenti in regimi agevolati.” Nella lettera si evidenzia anche il peso dell’adempimento per gli studi degli intermediari fiscali, ma soprattutto per i contribuenti meno strutturati: “ omissis…la suddetta autodichiarazione grava particolarmente sui contribuenti meno strutturati che delegano a terzi tale incombenza.” Il numero uno dell’INT ribadisce poi una considerazione già espressa più volte in relazione a richieste di dati da parte della P.A.: “ Sarebbe inoltre opportuno che la comunicazione dei dati evitasse di ricomprendere quelli già a disposizione della Pubblica Amministrazione, da cui sono stati erogati la quasi totalità dei contributi Covid.”
Alemanno chiude la lettera con una ulteriore richiesta, ma che soprattutto vuole essere una proposta di collaborazione: “ omissis…tali problematiche siano oggetto di confronto tra le rappresentanze degli intermediari fiscali e le Istituzioni competenti, al fine di trovare soluzioni che possano agevolare i contribuenti, in attesa che l’interoperabilità delle banche dati della P.A., in cui sono archiviati milioni di dati spesso richiesti più volte al contribuente, dia il via a una stagione di semplificazione a beneficio del contribuente.”
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