Le nuove competenze dei CdL funzionano
Il sondaggio della Fondazione Studi fotografa la crescita della Categoria grazie alla formazione di qualità
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Quanto incidono le nuove competenze dei Consulenti del Lavoro sulla crescita della professione? A dare risposta a questa domanda è un recente sondaggio realizzato dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, pubblicato sul n.1/2020 della rivista “Il Consulente del Lavoro”, fra quanti nel 2018 hanno frequentato i corsi di specializzazione organizzati dalla Scuola di Alta Formazione in materia di previdenza, sicurezza sul lavoro, welfare e Asse.Co. Nonostante il breve periodo che intercorre fra la fine dei corsi (dicembre 2018) e il sondaggio (novembre 2019) il 63% del campione intervistato ha dichiarato di aver messo subito a frutto le competenze acquisite. I corsi di formazione organizzati dalla Fondazione Studi per conto dell’ENPACL si sono distinti, inoltre, per una formula molto performante che, fra le altre cose, ha messo a disposizione dei corsisti dei software dedicati per automatizzare gli adempimenti amministrativi e sviluppare così la “consulenza strategica”. Una metodologia gradita all’84% del campione intervistato il quale ha apprezzato la qualità dei docenti, l’organizzazione delle Aule e il supporto didattico (laboratori, test, simulazioni). Ancora, a distanza di un anno dalla conclusione dei corsi, il 67% dei Consulenti del Lavoro ha dichiarato di aver migliorato la propria condizione professionale dopo aver acquisito la formazione necessaria per operare in nuovi ambiti. Quest’ultimo dato trova riscontro in un’altra rilevazione, questa volta proveniente dall’Ente di previdenza di Categoria. I dati dell’EnpacL, infatti, confermano la crescita costante del reddito medio degli iscritti negli ultimi anni: passando dai 37.236 euro del 2014 ai 40.948 euro del 2018.
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