I commercialisti lanciano l’idea di un superbonus per le aziende del turismo
Webinar dei professionisti con Garavaglia: le misure finora sono state parziali
In evidenza
Un Superbonus in campo con l’obiettivo di favorire le aggregazioni e le fusioni, ma anche la patrimonalizzazione delle Piccole e medie imprese (Pmi) del settore turistico: è un’idea avanzata dai commercialisti italiani per agevolare la ripartenza del comparto dopo l’emergenza Covid, sollecitata questo pomeriggio nel webinar “Destinazione Sud: turismo e riequilibrio” organizzato dal Consiglio nazionale della categoria professionale, al quale ha preso parte, tra gli altri, il ministro Massimo Garavaglia. “Le misure previste dai vari decreti per sostenerlo in questo anno di pandemia sono state utili, sebbene inevitabilmente parziali, ma per il medio – lungo periodo c’è bisogno di interventi strutturali che si pongano come obiettivo primario quello di superare la frammentazione del settore che riguarda sia gli operatori che il mercato”, e si tratta di interventi “ancor più necessari al Mezzogiorno d’Italia, dove l’offerta turistica fatica maggiormente a raggiungere standard organizzativi e qualitativi accettabili”, ha affermato il segretario del Consiglio nazionale dei commercialisti, Achille Coppola.
A giudizio, poi, del consigliere nazionale Giuseppe Laurino, “le strutture ricettive devono adottare modelli di business flessibili e resilienti anche facendo leva sugli strumenti digitali per potenziare la creazione di esperienze di viaggio su misura e il livello di fidelizzazione dei clienti. In questo contesto – ha detto – i commercialisti intendono sostenere le imprese, le istituzioni e gli operatori del settore turistico”.
Altre Notizie della sezione
Perplessità dei sindacati dei commercialisti sul nuovo codice deontologico
27 Marzo 2024In particolare sulla sua frettolosa approvazione.
Le misure del governo per incentivare il rientro dei medici in Italia
25 Marzo 2024Sono quasi 40mila i professionisti che hanno lasciato il nostro Paese negli ultimi cinque anni, attratti da migliori condizioni lavorative e stipendi più elevati.
Specializzandi in piazza per essere riconosciuti
25 Marzo 2024La protesta di chi garantisce, assieme ai medici, il diritto alla salute ma con poche tutele retributive e previdenziali.