VOGLIAMO RISPETTO PER IL NOSTRO RUOLO
Lettera aperta della Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Marina Calderone, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, dopo la mancata risposta alla richiesta di proroga dei termini per l’invio del modello 770
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Una questione di rispetto per la professione. È un richiamo al ruolo dei Consulenti del Lavoro,
definito “essenziale” nei vari Dpcm del periodo emergenziale, la lettera aperta inviata dalla
Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Marina Calderone, al Ministro dell’Economia e
delle Finanze, Daniele Franco, a seguito della mancata risposta da parte del Mef alla richiesta di
prorogare al 30 novembre il termine ultimo per l’invio dei modelli 770. Una categoria che conta
26mila professionisti ‒ impegnati nella gestione di 1,8 milioni di aziende e con delega per 8
milioni di rapporti di lavoro ‒ e che, anche in occasione della scadenza prevista per la
presentazione del modello 770 entro il 2 novembre, hanno mantenuto aperti ad oltranza gli
studi per ottemperare al proprio compito nei tempi stabiliti, impegnati in tortuose ricostruzioni
degli effetti dei provvedimenti governativi assunti nel 2020 da riportare nelle dichiarazioni.
«Abbiamo un profondo rispetto delle regole e dei ruoli istituzionali; quindi non abbiamo in
generale alcun problema a rispettare le scadente – si legge nella lettera inviata al Mef ‒ Ma
chiediamo altrettanto rispetto per una professione dagli alti contenuti sociali». Si tratta, in altre
parole, di essere messi nelle condizioni di poter lavorare al meglio per contribuire alla crescita
del Paese: «La concentrazione di adempimenti, la complessità degli stessi, la reiterazione di
provvedimenti emergenziali, hanno inciso profondamente sulla tenuta psicologica,
organizzativa e operativa dei nostri studi, peraltro non adeguatamente sostenuti da sussidi e
bonus riconosciuti ad altre categorie di lavoratori».
Per questo motivo è stata rinnovata la richiesta di «avviare immediatamente i lavori di un tavolo
per la riscrittura del calendario fiscale per gli anni a venire». Un tavolo che serva anche al
monitoraggio dell’evoluzione delle varie procedure, con l’obiettivo di evitare si ripetano
situazioni come quella dell’elaborazione del modello 770
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