Sindacati dei commercialisti davanti al Mef
Presidio dalle 11 di Adc, Anc, Sic, Unico ieri partito lo sciopero
In evidenza

Con lo slogan #aveteIsagerato (per protestare contro il disagio creato dagli Isa, Indici sintetici di affidabilità fiscale, di cui è stata chiesto lo stop per l’anno d’imposta 2018) oggi, dalle 11 alle 14, i sindacati dei commercialisti Adc, Anc, Sic ed Unico hanno tenuto un presidio dinanzi alla sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in via XX settembre, a Roma. “In occasione della proclamata astensione che riguarda l’invio dei modelli F24 dei commercialisti e la presenza alle udienze presso le commissioni tributarie provinciali e regionali, la categoria torna a chiedere la disapplicazione degli Isa per l’anno d’imposta 2018 e rivendica il diritto di essere ascoltata sulla situazione di caos che l’introduzione del nuovo sistema ha generato”, recita una nota dei professionisti. I sindacati sottolineano come, “dopo la conferenza stampa del 23 settembre scorso, alla Camera dei Deputati, successiva alla proclamazione dello sciopero, non è seguita alcuna interlocuzione con il Mef e la risposta del sottosegretario Pierpaolo Baretta, nei giorni scorsi, al question time in Commissione Finanze della Camera, è stata fonte di delusione e amarezza. Si è reso, quindi, necessario per la categoria dare un segnale forte”, concludono le associazioni dei commercialisti.
Altre Notizie della sezione

CHI DECIDE DAVVERO IL FUTURO DELLE NOSTRE PENSIONI?
13 Ottobre 2025Le Casse affidano la loro sostenibilità ai rendimenti, ma i vertici spesso mancano di competenze finanziarie. Senza regole sui requisiti professionali, le scelte d’investimento finiscono nelle mani degli advisor, mentre i CdA restano formalmente responsabili.

LA RIFORMA DELLE PROFESSIONI FERMA AL PALO
10 Ottobre 2025Non ancora partito l'iter dei testi varati dai Cdm del 4 settembre.

TREGUA TRA LE MACERIE
09 Ottobre 2025Trump annuncia l’accordo tra Israele e Hamas: cessate il fuoco, scambio di prigionieri e ritiro parziale da Gaza. Ma sul terreno si continua a morire.