IL NO DI GUALTIERI AL CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO AI PROFESSIONISTI
Il Ministero dell’Economia si è messo di traverso sugli emendamenti
In evidenza
L’Adepp, l’Associazione degli Enti di previdenza privati e privatizzati, condanna in una nota la scelta di “escludere i professionisti dal fondo perduto concesso a chi ha subito una riduzione del fatturato ad aprile del 33% rispetto allo scorso anno”, e “questa volta è il ministero dell’Economia che ha espresso parere negativo su tutti gli emendamenti presentati al decreto Rilancio, che chiedevano di porre fine all’ennesima ingiustizia”. Pochi giorni fa, evidenzia il presidente dell’Associazione Alberto Oliveti, “la sottosegretaria al Lavoro, Francesca Puglisi, aveva auspicato che l’esclusione dei professionisti da questa misura di sostegno potesse essere corretta dal Parlamento in sede di conversione del decreto in legge, un auspicio accolto da onorevoli appartenenti ad alcuni gruppi politici anche di Governo. Per il Mef la platea è troppo estesa e avrebbe un costo elevato per l’Esecutivo. Ma quanto vale – si chide – invece, la sopravvivenza di una parte attiva e importante di questo Paese?”. L’organismo che raggruppa 20 Casse previdenziali, si legge, “continuerà il lavoro di sensibilizzazione, denuncia e confronto in tutte le sedi parlamentari, chiedendo rispetto e sostegno per chi pur avendo subito pesantemente la crisi e gli effetti di questa pandemia, con profonda dignità e senso del dovere ha risposto, mettendosi al servizio del Paese”, chiosa Oliveti.
Altre Notizie della sezione
ORDINI A CONFRONTO
11 Dicembre 2025Il mondo professionale si divide sui confini tracciati dal ddl forense.
CASSA FORENSE ATTIVO ILLUSORIO
10 Dicembre 2025I crediti verso gli iscritti per contributi dovuti, complessivamente, a bilancio consuntivo 2024, si attestavano intorno ai 2,9 miliardi, contro i 2,6 miliardi del 2022.
LO SCUDO PENALE DEVE ESSERE PROROGATO
09 Dicembre 2025Il presidente Fnomceo Filippo Anelli chiede al ministro Schillaci di prorogare lo scudo penale per i medici, in scadenza il 31 dicembre, inserendo la norma nel decreto Milleproroghe.
