DRAGHI CONFERMA LE DIMISSIONI
Visto l’andamento del voto al Senato, Mario Draghi sta per confermare le sue dimissioni al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Terremoto in Forza Italia la Gelmini e Castelli divorziano da Berlusconi. “Ha tradito gli italiani”
Ecco i prossimi passaggi:
– Le consultazioni: il presidente della Repubblica potrebbe non passare da un giro di consultazioni con i presidenti di Camera e Senato e con i partiti. Come indicato da Marzio Breda:
«Nel gennaio 1994 Scalfaro sciolse le Camere e chiuse la legislatura dopo appena due anni senza neppur fare le consultazioni con i partiti. Accadde quando l’allora premier Ciampi, alla guida di un esecutivo tecnico di larghe intese (passato e presente, tutto si tiene), fu minacciato di sfiducia in Aula ma, prima del voto, quell’iniziativa fu trasformata in mozione di fiducia dagli stessi proponenti. A premere per la cacciata erano le sinistre, convinte di avere in tasca la vittoria alle urne, e l’area del cosiddetto partito dei giudici, visto che quello era il «Parlamento degli inquisiti». Ciampi salì al Colle, pronto a mollare ma incerto. Scalfaro tagliò corto e chiuse la partita, lasciandolo a gestire Palazzo Chigi fino all’insediamento del nuovo governo, in maggio. Per inciso: le elezioni, il 28 marzo, le vinse Berlusconi».
Sabino Cassese, presidente emerito della Corte costituzionale, ha scritto invece sul Corriere che, in caso la fiducia venisse accordata al governo, il capo dello Stato potrebbe sciogliere il Parlamento solo passando da consultazioni con i presidenti di Camera e Senato, perché in quel caso il presidente della Repubblica si metterebbe «in una posizione superiore all’organo stesso che l’ha scelto, e alla volontà popolare che rappresenta».
– Gli «affari correnti»: Draghi potrebbe rimanere in carica fino all’arrivo del nuovo governo, dopo le elezioni politiche.
Dopo aver rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica, il capo dello Stato gli chiederà di rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.
L’alternativa, altamente improbabile, è che il capo dello Stato formi un «governo di scopo» per arrivare fino alle elezioni.
– Le elezioni anticipate:
Le elezioni anticipate potrebbero tenersi il 2 ottobre o il 9 ottobre.
Non prima: il 25 settembre, infatti, prendono il via le celebrazioni del capodanno ebraico.
Altre Notizie della sezione
I CREDITI CONTRIBUTIVI DELLE CASSE DI PREVIDENZA
19 Dicembre 2025“Alla fine del 2024, le Casse registrano complessivamente 9 miliardi di euro di crediti contributivi, pari in media a circa il 7% dell’attivo complessivo del sistema.
MELONI RIVEDE LE PENSIONI
18 Dicembre 2025Retromarcia sull’emendamento che allunga l’età pensionabile: salva il riscatto della laurea. Iil nodo delle finestre di uscita, scatena la rivolta dei professionisti traditi dopo anni di contributi e promesse. I sindacati promettono guerra.
LE AZIENDE SANITARIE VIOLANO IL CONTRATTO
17 Dicembre 2025Nel 75% delle aziende sanitarie il contratto dei medici viene violato come prassi quotidiana. Orari fuori legge, ferie negate, sicurezza ignorata. Anaao Assomed diffida 174 aziende: lo Stato tollera l’illegalità negli ospedali.
