Confprofessioni con i Commercialisti in sciopero
Il 30 settembre incroceranno le braccia tre sigle aderenti a Confprofessioni: Ungdcec, Anc E Adc.
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Nel corso di una consultazione-lampo interna a Confprofessioni, Anmvi si è detta favorevole alla protesta per disapplicare gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (Isa). Lo sciopero proclamato ieri dai sindacati dei commercialisti è stato ufficialmente comunicato agli enti e alle istituzioni di riferimento. Il primo giorno di protesta sarà proprio il 30 settembre, termine ultimo per versamenti e adempimenti fiscali. La lettera congiunta delle nove sigle mobilitate- di cui tre aderenti a Confprofessioni – annuncia l’astensione dalle udienze nelle Commissioni Tributarie, dal 30 settembre al 7 ottobre, e che non sarà versato l’F24 nei giorni 30 settembre e 1 ottobre 2019. “Per dare un segnale forte”. Aderiscono allo sciopero le associazioni aderenti a Confprofessioni: Ungdcec (Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili), Anc (Associazione Nazionale Commercialisti), Adc (Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili). Nei giorni scorsi, Adc e Anc avevano scritto direttamente al Ministro dell’Economia Gualtieri chiedendo la disapplicazione degli indici Isa, un meccanismo giudicato “lacunoso, difettoso”. Disapplicare gli ISA- Lo sciopero vuole dare un segnale tangibile di disagio generale, non solo degli intermediari fiscali ma anche dei loro clienti, professionisti e operatori economici. Nel mirino è soprattutto il nuovo metodo degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (Isa) per il quale si chiede la disapplicazione per l’anno d’imposta 2018 oppure, in subordine, la loro applicazione in via facoltativa. Anmvi favorevole- I commercialisti ritengono che la protesta sarà condivisa da tutti i contribuenti, affinché si traduca in una effettiva semplificazione fiscale e farraginoso”. Interpellata al riguardo da Confprofessioni, nella giornata di ieri, l’Anmvi ha espresso condivisione sulle finalità della protesta.
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