Cnf elezioni da rifare
Il tribunale di Roma affossa il Consiglio Nazionale Forense
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Il limite del doppio mandato vale anche il Consiglio Nazionale Forense che secondo la sentenza del Tribunale Civile di Roma R.G. n.56472/2019 emessa in data odierna dovrà procedere a nuove elezioni.
“Indipendentemente dai nomi riportati nell’ordinanza pubblicata oggi – dice il Segretario Anf Luigi Pansini, chi, all’interno del Consiglio Nazionale Forense, è stato eletto per il quadriennio 2019-2022 nonostante l’aver espletato già due mandati dovrebbe trarre le relative conclusioni e fare un passo indietro per il bene dell’Avvocatura rassegnando le dimissioni. Per quanto reso in sede cautelare – continua Pansini – è stata confermata ancora una volta l’identità di ratio letterale, sistematica e teleologica delle norme che disciplinano l’elezione dei consiglieri degli ordini circondariali e dei componenti del Consiglio Nazionale Forense e di questo provvedimento la massima istituzione forense e tutti coloro che si trovano nella condizione del Consigliere Antonio Baffa di Catanzaro, in distretti con più o meni di diecimila iscritti, devono prendere atto e assumere un atteggiamento responsabile e di rispetto del principio di legalità. Anche dai componenti del CNF eletti per la prima volta ci aspettiamo un operato e una reazione conformi a regole, diritto e alto senso delle istituzioni. Un danno all’immagine dell’Avvocatura assai grave imputabile anche alla commissione ministeriale e al Ministero della Giustizia che, nell’atto di convocazione della commissione ministeriale prima della proclamazione degli eletti, ha espressamente sostenuto l’interpretazione contraria; è, quindi, opportuno che il Ministro della Giustizia Bonafede, preposto alla vigilanza su ordini circondariali e Consiglio Nazionale Forense, si renda conto quanto sia stato grave vivacchiare in attesa degli eventi e non assumere per tempo decisioni improntate al diritto e alla legalità. L’immagine dell’Avvocatura lesa anche dal Ministro della Giustizia è una ferita per tutti gli avvocati italiani” – conclude Pansini.
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