BASTA CON LA STRAGE DEI MEDICI
Snami. Più di 40 medici caduti sul campo
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Sono ormai quasi cinquanta i medici martiri nella lotta contro il Covid-19. Lo Snami li ricorda per la loro opera, in una fase di assoluta emergenza in cui il sindacato aveva denunciato da subito l’assenza anche dei presidi di protezione di base e una “disorganizzazione organizzata”. È un grido di dolore quello dello Snami ma sono anche urla di sdegno e di denuncia per il numero sempre maggiore di medici che si stanno ammalando e stanno morendo. ”Tanti morti – dice Angelo Testa,presidente nazionale Snami – testimoniano una situazione estrema i cui lottiamo quotidianamente in emergenza sui territori,in grande solitudine e che dovrebbero far riflettere tutti, ad iniziare dalla politica e dalle istituzioni locali. È chiaro che non si possano affrontare pandemie come questa solo con la volontà e l’abnegazione dei medici e del personale sanitario a dimostrazione che il sistema così strutturato non funziona perché i Medici continuano a non essere tutelati perché sprovvisti di protezioni individuali adeguate alle reali necessità .Il contesto organizzativo ,a macchia di leopardo nel territorio nazionale è carente,imbarazzante e non all’altezza della situazione.” “I dispostivi che hanno fornito ai Medici – aggiunge Gianfranco Breccia,segretario nazionale dello Snami, – sono pochi e inadeguati, in alcune regioni e provincie non sono stati distribuiti ed in altre realtà qualche vertice distrettuale e regionale ha avuto l’ardire di dichiarare che non ci devono essere dati perché siamo liberi professionisti.” “Un altro problema serio – continua Domenico Salvago, vicepresidente nazionale Snami,- sono i messaggi distorsivi che circolari varie e modus operandi istituzionali continuano ad emanare e confermare, ad esempio,nero su bianco, sul non far indossare la mascherina chirurgica ai malati che non hanno sintomi respiratori. È sbagliato ed espone ancora di più i medici e il personale sanitario al contagio perché la malattia virale da coronavirus può manifestarsi anche con sintomi differenti come nausea e diarrea e ,la grande maggioranza delle persone infettate da Covid-19, tra il 50 e il 75%, è completamente asintomatica ma rappresenta una formidabile fonte di contagio.” “In una pandemia in essere – conclude Testa – dobbiamo considerarci tutti potenzialmente covid positivi e prendere tutte le precauzioni come se lo fossimo. Basta con le morti dei Medici nel territorio,basta con questa strage,la politica e le istituzioni sentano i medici che lavorano sul campo perché la gestione di questa tragedia risulti meno superficiale.”
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