Il castigo politico di Schillaci per i voti dei no vax
In Italia esiste un bacino di voti pericoloso: quello dei no-vax. E lo spettacolo a cui assistiamo in questi giorni non è altro che la gara di FdI e Lega per accaparrarselo. Il crescendo di bordate contro il ministro della salute è solo una competizione spietata tra le due forze più antiscientifiche del Paese.

Neanche gli dèi dell’Olimpo greco furono così infuriati con Prometeo, reo di aver rubato il fuoco per donarlo agli uomini, quanto lo sono oggi Meloni e Salvini con il loro ministro della Sanità Schillaci, colpevole di aver silurato un comitato scientifico con due no-vax. È la furia cieca della destra. Da giorni Fratelli d’Italia e Lega scatenano articoli, interviste, comunicati, post e video contro di lui. E, va detto, il ridicolo non manca. Tra un Bagnai che parla di “medioevo” e sostiene che i medici non siano titolati a parlare di vaccini, e un Lollobrigida che dopo aver giocato al Metternich da osteria (“risolviamo i conflitti internazionali a tavola”) e al teologo improvvisato (Gesù avrebbe moltiplicato il vino, non i pesci) decide di vestirsi da scienziato, siamo al tragicomico. Ma la vicenda, in realtà, è gravissima.
Perché grave non è solo l’attacco a Schillaci, ma la dinamica politica che lo sostiene. In Italia esiste un bacino di voti pericoloso: quello dei no-vax. E lo spettacolo a cui assistiamo non è altro che la gara di FdI e Lega per accaparrarselo, mostrando chi è più realista del re. Il crescendo di bordate contro il ministro serve solo a questo: a una competizione spietata tra le due forze più antiscientifiche del Paese. Con un cinismo che lascia sgomenti.
Perché il punto è chiaro: a Meloni, Salvini e sodali della salute delle persone non importa nulla. Importano i voti. E se per recuperarli serve legittimare idee non solo strampalate, ma pericolosissime soprattutto per i più fragili, amen. È il “Roma val bene la vita delle persone”: prima che politico, un nodo etico e morale. È la fotografia di una politica imbarbarita, egoriferita, fuori da ogni tracciato di umanità.
Come finirà non è dato saperlo. Ma una cosa è certa: se a Prometeo gli dei inflissero un’aquila che gli divorava il fegato, a Schillaci l’Olimpo nero della destra riserverà un castigo politico ancora peggiore. E nel frattempo, a pagare il prezzo di questo cinico teatrino saranno i cittadini più fragili, quelli che la politica dovrebbe proteggere per primi.
Altre Notizie della sezione

L’asse con i 5 Stelle serve. E volano gli stracci tra Iv e Azione
22 Agosto 2025Renzi invita i suoi a “turarsi il naso” e votare per il campo larghissimo, Calenda pronto a mollare Giani in Toscana e opporsi a Tridico in Calabria

Tempesta vaccinale.
20 Agosto 2025Schillaci fa arrabbiare tutti ma Meloni lo salva.

Trump vuole negoziare a tre, mentre si spara
19 Agosto 2025Calda accoglienza per Zelensky alla Casa Bianca scortato dall'Occidente.