“Pacchetto sicurezza”, i penalisti deliberano lo stato di agitazione
L’Unione delle Camere penali esprime “la più ferma contrarietà” ai contenuti del provvedimento riservandosi di assumere ogni possibile iniziativa che coinvolga l’Avvocatura, l’Accademia e l’intera società civile.
In evidenza

Il contenuto dell’intero “pacchetto sicurezza” approvato dalla Camera dei Deputati il 18 settembre 2024, lungi dal porsi in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale, rivela nel suo complesso e nelle singole norme una matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale e autoritaria, caratterizzata da uno sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi ed ai danni dei soggetti più deboli, caratterizzandosi per l’introduzione di una iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura, in violazione del principio di ragionevolezza, di eguaglianza e di proporzionalità. È quanto si legge in una nota dell’Unione delle camere penali.
Contrariamente a ciò che avrebbe dovuto caratterizzare l’azione politica di un Governo ispirato ai principi del diritto penale liberale – prosegue la nota dei penalisti -, si è, invece, assistito ad una irragionevole moltiplicazione delle fattispecie di reato, in spregio al principio di offensività e ad un costante aggravamento delle pene, in senso contrario ai più elementari principi di proporzionalità, secondo paradigmi che rispondono piuttosto alla più tipica logica del populismo giustizialista e del diritto penale simbolico.
L’Unione – conclude il comunicato – esprime la più ferma contrarietà ai contenuti del cd. pacchetto sicurezza e forte preoccupazione in relazione alla prosecuzione dell’iter parlamentare e delibera lo stato di agitazione, riservandosi di assumere ogni possibile iniziativa che coinvolga l’Avvocatura, l’Accademia e l’intera società civile al fine di sollecitare il Parlamento ad adottare tutte le opportune modifiche alle norme del pacchetto sicurezza in senso conforme alla Costituzione ed ai principi del diritto penale liberale.
Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Mondoprofessionisti
Altre Notizie della sezione

Anm su riforma giustizia
10 Ottobre 2025L'interveno di Cesare Parodi Presidente Anm

Medio Oriente, Aiga: “Accordo primo passo verso una pace giusta e duratura”
10 Ottobre 2025Il presidente Carlo Foglieni, afferma: “Si tratta di un passaggio significativo che, se attuato con responsabilità da tutte le parti coinvolte, potrà rappresentare l’inizio di un percorso verso una pace giusta e duratura, nel rispetto dei diritti fondamentali dei civili e del diritto internazionale”.

In Consulta il nodo sulla riforma Nordio e il traffico di influenze
08 Ottobre 2025La Corte costituzionale valuta la legittimità della nuova norma sul reato, sollevata dal giudice di Roma nel caso mascherine.