Nuovo accesso alla professione forense
Schifone, capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Lavoro alla Camera: provvedimento importante e indifferibile
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Con un emendamento presentato, riformulato dal governo e votato da Fratelli d’Italia insieme agli alleati, l’accesso alla professione supera il modello pandemico proponendo un nuovo schema: prova scritta e prova orale in tre fasi.
Un nuovo modello che incontra le richieste e le istanze dell’avvocatura. Esprimo dunque grande soddisfazione per questo passo verso un nuovo assetto e rilancio della professione che i giovani avvocati attendevano da anni e che ormai era indifferibile”. Lo dichiara Marta Schifone, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Lavoro alla Camera, che ha sottoscritto l’emendamento, con Ylenja Lucaselli, capogruppo in Commissione Bilancio di Fdi e Alessandro Urzì, capogruppo in Commissione Affari Costituzionali di Fdi. “Sono molto soddisfatto che l’accesso alla professione forense veda finalmente un esame davvero teso a verificare le capacità concrete degli aspiranti avvocati, evitando prove che nella concretezza della professione non trovavano alcun riscontro.
Positivo anche il giudizio del vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto: “Già da quest’anno – dice Sisto – l’esame di Stato prevederà una sessione scritta , con la redazione di un atto professionale su materia a scelta del candidato; e una orale, con la riproposizione del caso pratico da risolvere e tre materie a scelta tra diritto penale, civile e amministrativo e procedura penale e civile, con l’obbligo di scegliere almeno una procedura. A queste materia si aggiunge , ovviamente e irrinunciabilmente la deontologia professionale”.
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