Napoli. Avvocati alle urne ma torna la Finanza
E il maxidebito sale

Le urne per l’elezione del nuovo consiglio erano aperte solo da poche ore, quando la Guardia di Finanza è tornata negli uffici dell’Ordine forense di Napoli per completare l’acquisizione degli atti chiesti nell’ambito delle indagini aperte sul maxi debito nelle casse dell’ente accumulato negli anni a causa del mancato versamento di tasse, imposte e contributi previdenziali. La documentazione è stata consegnata agli investigatori (che lavorano su delega del pm Danilo De Simone, titolare dal fascicolo) dal presidente uscente dell’Ordine, Antonio Tafuri.
A seguito delle verifiche disposte nei giorni scorsi presso l’Agenzia delle entrate, l’esposizione debitoria dell’ente, inizialmente stimata in oltre un milione di euro, è risultata ancora più ingente, sfiorando i 2,5 milioni di euro. Le nuove norme in materia fiscale dovrebbero consentire però di chiudere i conti per una cifra notevolmente inferiore, perché al netto degli interessi. Alla fine di dicembre, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato il licenziamento per giusta causa del direttore amministrativo dell’ente, Mario Libertino, il quale ha già impugnato il provvedimento e, in una memoria, ha replicato sostenendo di non essersi “appropriato nemmeno di un centesimo dei denari” dell’Ordine e dicendosi determinato a “difendere il mio onore e la mia integrità in ogni sede”.
Il dirigente (difeso dall’avvocato Luigi Sena) attribuisce la crisi nelle casse dell’ente a un sensibile calo delle entrate accompagnato da un aumento delle spese. La Procura dovrà valutare se sussistano profili di responsabilità penale e per questo sta esaminando tutti i documenti. Ed è in questo clima, avvelenato ormai da mesi, che le toghe si accingono a rinnovare il Consiglio dell’Ordine. Ieri hanno votato 1.009 avvocati su circa 12 mila iscritti
Altre Notizie della sezione

La Cassazione contro il copia- incolla dei giudici
02 Maggio 2025Motivazioni apparenti o del tutto assenti rilevate dalla Suprema Corte in tre calabresi che riguardano inchieste contro il narcotraffico e reati commessi nella pubblica amministrazione con la contestata aggravante mafiosa.

Legittimo impedimento: la Cassazione “blinda” il diritto di difesa
30 Aprile 2025Annullata la sentenza di condanna del tribunale che aveva rigettato la richiesta di rinvio del difensore impegnato in un altro procedimento.

Al via l’indagine Cnf – Ipsos sull’ Intelligenza Artificiale.
29 Aprile 2025La compilazione del questionario richiede solo pochi minuti.