Poltronesofà…o meglio un divano per tutti
Se andate su quel sito, troverete subito un logo intrigante: “Vieni in negozio e sarai coccolato sin da primo momento”. Credo che le Casse di previdenza dei professionisti si siano ispirate a questo logo e negli investimenti assicurano agli eletti ogni tipo di poltrona.
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Finalmente lo ha compreso anche la Commissione Bicamerale di Controllo degli Enti Previdenziali la quale, nella relazione del 16.11.2021, a proposito delle vicende di ENASARCO, sulle quali torneremo a breve, testualmente scrive:
«riflessioni ulteriori e in termini più generali, considerando l’intero settore delle Casse di previdenza, meriterebbero poi i compensi per la partecipazione in intermediari o società partecipate o collegate all’operatività dell’Ente, ossia i compensi percepiti da coloro (soprattutto i componenti del C.d.A.) che hanno dato la loro disponibilità a far parte, quali soggetti indicati dagli Enti, di organi o comitati consultivi di società o di fondi comuni d’investimento. Tali compensi, sebbene finalizzati a favorire il controllo da parte degli Enti della gestione degli OICR oggetto di investimento, assumono in diversi casi importi non marginali che potrebbero andare a discapito del perseguimento del miglior interesse degli iscritti, ossia della selezione dei migliori prodotti finanziari in termini di rischio/rendimento e connessi costi».
Dopo aver letto, in uno degli ultimi bilanci consuntivi, che Casse Forense aveva ben 41 rappresentanti negli advisory committee, ho chiesto formalmente la pubblicazione dei dati, cosa che è avvenuta, sia pure relativamente alla situazione del 2020 e con una astuzia della ragione perché si è pubblicato soltanto l’importo incassato ma non già quello previsto.
L’advisor committee, traggo la notizia da F2i dove il Presidente di CF siede nel Consiglio di Amministrazione, è composto da autorevoli esponenti del mondo industriale e finanziario italiano e internazionale, nominati dai core investor. L’advisor committee esprime il primo parere in alcuni casi previsti dal regolamento del fondo, anche a supporto delle politiche di gestione. In talune fattispecie il parere è obbligatorio e vincolante, come nella sostituzione di un key manager e nel superamento di alcuni vincoli concernenti la politica di investimento del fondo.
A questo punto della narrazione basta andare sul sito istituzionale di Cassa Forense, cliccare alla voce in basso a destra organizzazione e costi di gestione per poi aprire l’ultima voce comitato consuntivi e ivi si troverà il lungo elenco che da 41 poltroncine si è quasi raddoppiato, salendo a 73.
«Da sempre il nostro obiettivo è garantire ai nostri clienti un prodotto di autentica qualità», ah scusate lo scrive sempre Poltronèsofà.
Intelligenti pauca.
Da Diritto e Giustizia
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