L’Anm ha creato nervosismo tra magistratura e politica
Così il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto in un’intervista al Corriere della Sera.
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“Non si può negare che l’Anm, con le sue proteste plateali di fronte al corretto esercizio dei meccanismi della legislazione, abbia creato un grande nervosismo nei rapporti. Si corre il rischio di passare dal dissenso, condivisibile o meno, a un preoccupante segnale di intolleranza”. Così il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto in un’intervista al Corriere della Sera. “Sul trattenimento dei migranti – aggiunge – sono stati formulati anche provvedimenti che, disapplicando il decreto-legge sui Paesi sicuri, hanno di fatto messo in crisi le scelte in tema di immigrazione del governo. Se aggiungiamo la discutibile scelta del procuratore di Roma Lo Voi di iscrivere nel registro degli indagati mezzo governo, compresa la premier, per reati inconsistenti…”. “Perché si iscriva qualcuno nel registro degli indagati – prosegue – è necessario che i fatti abbiano pertinenza con ipotesi di reato, siano determinati e verosimili – spiega – E invece nel caso della liberazione del comandante libico, l’ipotesi di favoreggiamento personale è clamorosamente smentita dalla scarcerazione disposta dalla corte di appello di Roma. E il peculato è impensabile per l’impiego di un aereo di Stato a disposizione del ministro dell’Interno, sempre utilizzato per le espulsioni degli stranieri”.
Italpress
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