Emma Bonino. "No al niqab a scuola, l’Italia non è il Bangladesh"
La leader di +Europa a Huffpost sul caso di Monfalcone: “In una società libera vige l’obbligo della riconoscibilità delle persone.
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Non si può accettare tutto di una cultura perché è una cultura, un esempio: le mutilazioni genitali femminili”.
Senatrice Bonino, ha letto della vicenda di Monfalcone? Cosa ne pensa della soluzione promossa dalla preside per far accedere le ragazze musulmane con il burqa in classe?
Le scuole italiane si troveranno sempre più a dover affrontare questo tipo di situazioni. Io sono contraria al velo integrale e penso che non si debba entrare nei luoghi pubblici in maniera irriconoscibile. Questo non c’entra nulla con l’Islam: in una società libera vige l’obbligo della riconoscibilità personale e fisica dei cittadini.
Le ragazze dicono che, altrimenti, potrebbero abbandonare gli studi. Qual è, quindi, l’equilibrio?
Penso che non possiamo aspettarci che delle ragazzine si difendano da sole. Le istituzioni scolastiche, comunali o regionali dovrebbero responsabilizzare i genitori e la loro famiglia in generale. L’integrazione passa anche dall’accettazione delle regole della società in cui si va a vivere. L’Italia non è il Bangladesh, i genitori delle ragazze dovrebbero saperlo. Ripeto, non c’entra nulla la religione, ma le regole che la nostra società si è data.
Impedire alle donne musulmane di indossare il velo è una lesione della loro libertà?
Credo sia più una lesione della libertà delle donne l’imposizione del velo. Poi saranno loro stesse a scegliere, spero liberamente. Ma dovrebbe esserci comunque una contemperazione tra il rispetto delle regole del luogo in cui si è scelto di vivere e il voler indossare il velo integrale.
Il niqab mette a repentaglio la dignità della donna?
Io penso che qualsiasi imposizione metta a repentaglio la dignità e la libertà delle persone.
Detto che è difficile dare una risposta definitiva, come si fa a rispettare la libertà di culto quando ci sono, come nel caso di Monfalcone, problemi di sicurezza pubblica?
Nessuno vieta ai musulmani di praticare liberamente la loro religione, ci mancherebbe. Ma non si può accettare tutto di una cultura solo perché è una cultura. Un esempio su tutti: le mutilazioni genitali femminili.
Ci sono state polemiche politiche e un’inedita comunanza di vedute tra destra e sinistra. A livello locale, Lega e Fratelli d’Italia, con l’approvazione del Pd, propongono di vietare il velo integrale. Sarebbe una soluzione? La stupisce questa iniziativa bipartisan?
Sono d’accordo su questa proposta e il fatto che sia bipartisan è positivo, perché c’è un sentire comune su questo tema.
Per la Lega “il fondamentalismo islamico non deve entrare nelle scuole”. È questo il caso?
A me fa paura anche il fondamentalismo leghista.
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