La liberazione di Silvia Romano
Kermesse e foto di regime.
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Sotto il profilo umano penso che Silvia Romano abbia vissuto un’esperienza molto forte e non entro nella questione della conversione, che in fin dei conti mi interessa poco, soprattutto sotto il profilo religioso. Trovo invece sopra le righe i toni trionfalistici e di grande propaganda politica che si vuole dare alla sua liberazione, della quale sono contento, ma che certo non è avvenuta per un’incursione delle teste di cuoio o dei marines italiani ma per un lavoro di intelligence che probabilmente si è concretizzato, come in precedenti occasioni, nel pagamento di milioni di euro. Non mi risulta che Conte o chi per lui sia andato a trovare le famiglie di medici e infermieri caduti per la guerra al virus o che milioni di euro siano stati devoluti alle loro famiglie o dei soldati morti nelle cosiddette missioni di pace. Spero che la magistratura possa fare luce su quello che è avvenuto in questi lunghi mesi, anche per evitare illazioni fuori luogo su una ragazza che deve aver vissuto momenti di grande paura e che occorre rispettare nella sua fragilità.
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