Anno: XXVI - Numero 247    
Mercoledì 24 Dicembre 2025 ore 14:30
Resta aggiornato:

Home » Verso l’arresto in flagranza anche per chi aggredisce i professori

Verso l’arresto in flagranza anche per chi aggredisce i professori

"Stiamo lavorando insieme su una norma in questa direzione", ha dichiarato il ministro dell'Istruzione e del Merito.

Verso l’arresto in flagranza anche per chi aggredisce i professori

La misura è colma! Oggi a Segni vicino Roma i genitori di un ragazzo sono finiti in manette, accusati di aver minacciato e aggredito una maestra la quale per il timore di essere aggredita, aveva iniziato a farsi accompagnare a casa dalle sue colleghe, a turno, e ultimamente non usciva mai da sola. È solo l’ultima chicca dopo che un professore era stato aggredito nei giorni scorsi in provincia di Lecce da un genitore dopo che il figlio sedicenne gli aveva telefonato “Papà vieni a spaccare la faccia al prof”, Secondo la denuncia, il docente aveva scritto delle note sul comportamento del ragazzo. Il ripetersi frequente di questi episodi, hanno indotto il ministro dell’Istruzione e del Merito a telefonare al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, proponendo di estendere la misura dell’arresto in flagranza di reato già previsto per i sanitari, alle aggressioni nei confronti del personale scolastico. “Stiamo lavorando insieme su una norma in questa direzione. Il Governo e il Ministro dell’Istruzione e del Merito sono accanto ai docenti e al personale tutto che devono sentire forte la presenza costante delle Istituzioni”, ha dichiarato Valditara.

 

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

“Serve un accordo politico sul fine vita, il Parlamento segua la Consulta”

“Serve un accordo politico sul fine vita, il Parlamento segua la Consulta”

23 Dicembre 2025

Il presidente della Cei invita le parti politiche a legiferare, precisa che "la Chiesa non avallerà mai una legge che autorizzi il suicidio o l'eutanasia", ma apre a depenalizzazioni di "alcuni comportamenti in casi determinati di malati terminali". "Ci sono valori per noi fondamentali, poi c'è il principio di laicità"

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.