Smart working: via iter testo alla Camera, verso più tutele
Incardinato in commissione Lavoro, relatrice è Pallini (M5s)
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Parte l’iter della revisione del lavoro agile, in commissione Lavoro alla Camera: è, infatti, stato incardinato oggi il percorso che dovrà portare alla modifica delle norme sullo smart working, varate prima della pandemia (con la legge 81 del 2017). Sul tavolo, spiega all’ANSA la relatrice, la deputata del M5s Maria Pallini, “ci sono in tutto 8 testi, di maggioranza e di opposizione”, nei quali “tra i punti in comune vi è l’intento di disciplinare il diritto alla disconnessione”.
Quel che “riteniamo necessario approfondire – prosegue – sono alcune tematiche che vanno dall’orario settimanale ai permessi e alla ferie, fino ai diritti del lavoratore alla sicurezza” nel luogo in cui svolge l’attività.
“Entro martedì trasmetterò l’elenco degli organismi che vorremmo ascoltare, primi su tutti i sindacati, ma si tratterà di un ciclo di audizioni breve”, assicura la parlamentare, perché “dopo che verrà fatta una sintesi tra le proposte, vorremmo portare un testo unico in Aula prima possibile”. Il mondo dell’occupazione, incalza Pallini, “è cambiato anche e soprattutto grazie alle tecnologie. Bisogna trovare gli strumenti normativi utili a garantire la regolamentazione delle nuove modalità di esecuzione dei rapporti di lavoro, tutelando i diritti dei lavoratori e garantendo la prestazione concordata coi datori. Il lavoro agile, con la sua ampia diffusione nel periodo della pandemia sia nelle Pubbliche amministrazioni sia nel settore privato, necessita di essere messo finalmente a regime”, chiude.
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